“Patrocinare la prevenzione del tumore al seno non è serio…”

RACHELE SACCO: LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO E’ UN’ATTIVITA’ SERIA E COSTANTE, NON SI MERCIFICA UN SERVIZIO VITALE PER TUTTE LE

Rachele Sacco

Sono contrariata dalla decisione del Comune di Chieri di patrocinare l’attività di screening che la Welfare Care srl di Castelfranco Veneto intende realizzare venerdì in piazza Europa durante il mercato settimanale, una scelta politica che non condivido. In Consiglio, il 30 maggio, avevo già sottolineato l’uso distorto del patrocinio comunale da parte della società che si presentava ai cittadini per nome e conto del Comune pur non potendolo fare. Ora, però, la questione è di rispetto e non trovo idoneo che un servizio fondamentale come la prevenzione si svolga in un caravan in mezzo ad un mercato. Si svilisce, anzi si mercifica, il duro lavoro di volontari e personale sanitario che da anni si impegnano per diffondere la corretta pratica della prevenzione e dello screening mammografico. Dietro a questa attività c’è serietà ed impegno di associazioni ed enti che lavorano da anni sul territorio. La concessione del patrocinio da parte del Comune dovrebbe essere più scrupolosa ed evitare di sostenere iniziative dalla dubbia utilità come questa, anche se mascherate da pubblico servizio per il bene delle donne. Non posso che unirmi alle dichiarazioni della Presidente Valeria Martano dell’Associazione V.I.T.A. (della quale faccio parte come socia) che da anni si occupa non solo di prevenzione ma a 360° della cura delle persone affette da tumori al seno. Come lei ben dice in una sua dichiarazione su questa vicenda, lo screening è efficace se fa parte di una rete di attività che vanno da stili di vita sani, da informazioni su come prevenire la malattia e dopo le campagne preventive anche sull’assistenza delle persone malate, sul decorso dopo la cura, sui diritti delle persone affette. Aggiungo che una simile iniziativa andava concordata e concertata con le realtà locali e l’Asl TO5, per far si che fosse davvero un servizio utile. Le donne devono essere accolte in un ambiente idoneo, informate e seguite, forse il momento scelto per questo evento non è neppure adatto, tra i banchi del mercato settimanale. Come ho già spiegato in Consiglio, se il Comune intende supportare iniziative simili ci sono le realtà del nostro territorio, come appunto l’Associazione V.I.T.A., con alle spalle esperienza, una rete di assistenza, che potevano benissimo essere coinvolte evitando di svilire così un importante servizio per le donne.” Lo scrive in una nota  RACHELE SACCO – Consigliere Comunale Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale Insieme