PIEMONTE ARTE: PAOLO BERNARDI, CERAMICA DI CASTELLAMONTE, VINCENZO MEROLA, PALAZZO MADAMA, AVIGLIANA, SALUZZO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

ASTI. BOZZETTI DI SCENOGRAFIA E DI COSTUME DI PAOLO BERNARDI “ OPERE APERTE”, LA DONAZIONE

Sabato 27 agosto 2022 alle ore 17 in Asti, presso la sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti (Palazzo Alfieri, corso Alfieri 375), sarà inaugurata la mostra “Paolo Bernardi. “opere aperte”. Donazione di bozzetti di scenografia e costume 1969-2018”, selezione di prestigiose testimonianze scenografiche, create da Paolo Bernardi dagli anni Settanta ad oggi, che arricchiranno le Collezioni di Arte e Scenografia della Fondazione in omaggio allo scomparso Maestro Eugenio Guglielminetti. La genesi della donazione nasce infatti dal ricordo personale di Bernardi: – Desidero fare un ringraziamento particolare e speciale al grande Maestro Eugenio Guglielminetti che tanto ha dato all’Arte della Scenografia, creando spazi drammaturgici innovativi e di grande fantasia.  Grazie, Eugenio, perché attraverso la Fondazione da Te creata mi offri la possibilità di presentare il mio lavoro di scenografo con grande rispetto dei tuoi insegnamenti; pur durante i nostri brevi dialoghi, i tuoi incoraggiamenti mi infondevano grande energia ed entusiasmo nel lavoro, infatti tu con grande semplicità e facilità mi facevi capire, attraverso il tuo esempio, come gestire e come realizzare progetti scenografici che implicano grande complessità per le infinite sfaccettature che comportano. Grazie, Maestro!-

Formatosi presso l’Accademia Albertina di Torino alle lezioni di Enrico Kaneclin e Paolo Derusticis, Bernardi si dedica per decenni all’insegnamento presso le Accademie di Belle Arti di Torino, Bologna, Roma e dal 2004 presso il Dipartimento di Scenografia all’Accademia di Brera-Milano, coltivando l’impegno professionale in Teatri ed Enti Lirici europei, tra cui Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Opera di Lucerna, Berna, Lussemburgo, Montpellier, Nizza, Giessen, accanto ad interventi scenografici presso i Centri di produzione televisiva RAI in  svariati generi di spettacolo, dallo sceneggiato letterario al poliziesco  a programmi musicali e scientifici. La vicenda artistica di Paolo Bernardi è stata presentata in Asti in occasione della retrospettiva “ Pittore in scena”, ad opera del Comune di Asti- Assessorato alla Cultura, presso il Polo Didattico di Palazzo Alfieri nel dicembre 2018-gennaio 2019 e la successiva esposizione in Castello d’Annone, presso la Chiesa sconsacrata SS. Annunziata nel settembre 2019, in seguito alla designazione di Maestro del Palio di Asti 2019 ed all’esecuzione dei Drappi per il Santo e per la disputa equestre.

L’itinerario espositivo concepito per la Donazione alla Fondazione Eugenio Guglielminetti si avvìa   dai bozzetti per la prosa contemporanea con l’apparato scenografico di “Uno nessuno centomila” di Luigi Pirandello, ideato da Bernardi per il Festival Taormina Arte nel luglio 1995, una produzione Apas di Sebastiano Calabrò su riduzione teatrale di G. Manfridi, regia di Marco Mattolini, musiche di Lucio Gregoretti, interpretato da Flavio Bucci, Claudio Angelini e Massimo Lello.  La ricerca del rigore espressivo si rivela nell’essenziale impianto scenografico e nei costumi di “Rudens” di Tito Maccio Plauto, con la regia di Alvaro Piccardi, interpretato da Flavio Bucci, Claudio Angelini, Luigi Mezzanotte, in prima rappresentazione il 30 luglio 1996 al Festival del Teatro Antico di Sarsina. I bozzetti scenografici di “Chi ha paura di Virginia Wolf “ di Edward Albee assumono rilievo plastico per la regia di Marco Mattolini, musiche di Lucio Gregoretti, testo drammatico interpretato da Athina Cenci, Flavio Bucci, Massimo Lello, Nicoletta Della Corte, con la prima rappresentazione avvenuta il 12 novembre 1998 a Carpi.  Atmosfera serrata ed avvolgente permea l’ambientazione di “Buonanotte Mamma” di Marsha Norman, per la regia di Lorenzo Salveti, musiche Lucio Gregoretti, con la struggente interpretazione di Athina Cenci e M. Bideri (La Versiliana Festival 2000).  Vivaci chiaroscuri animano i costumi sul nitido fondale dell’impianto scenografico per “Molto rumore per nulla” di W. Shakespeare nella Produzione Teatro Ghione di Roma, con la regia di Edmo Fenoglio, per la Compagnia di Ileana Ghione nel 1991.

Tra gli allestimenti per l’opera lirica,  Bernardi privilegia alcuni progetti di successo: dal bozzetto  scenografico d’esordio al Teatro Regio di Torino nel febbraio 1969 per “Bastiano e Bastiana” di W.A. Mozart con la regia di Peter Busse, stretto collaboratore del Maestro Herbert von Karajan; Busse è stato il maestro ideale con cui conduce la seconda impegnativa creazione scenografica al Teatro Regio nel 1984 in “Fidelio” di L.V. Beethoven, diretto da Milan Horvat, con Sabine Hass, Peter Meven, Kurt Rydl. L’impostazione scenografica, che Massimo Mila suggerisce ispirata alle “Carceri del Piranesi”( “La Stampa”, 9/2/1984), offre una possente costruzione plastica, percorsa da intensi contrasti tonali.

A corredare la mostra è stato realizzato, con il sostegno della Fondazione Asti Musei, il catalogo  “Paolo Bernardi. “opere aperte”. Donazione di bozzetti di scenografia e costume 1969- 2018”, con le prefazioni del Sindaco di Asti Maurizio Rasero, dell’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi,  del Presidente della Fondazione Asti Musei Mario Sacco, commento critico di Marida Faussone, testimonianze di Laura De Strobel, Peter Busse, Marco Mattolini, Gian Gianotti, Renzo Salvi, Marco Meneguzzo, riproduzione di tavole a colori ed apparati bio- bibliografici (Edizione Team Service , 2022).

La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre 2022 con il seguente orario: martedì-domenica 10-19. Info:www.comune.asti.it; www museidiasti.com; museoeugenioguglielminetti.it 

 

UNO SGUARDO SULLA MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE 2022

Inaugurata il 20 agosto la 61° Mostra della Ceramica di Castellamonte 2022, curata dallo scenografo e creativo Giuseppe Bertero, prosegue il suo cammino all’interno degli spazi pubblici e istituzioni private cittadine con la partecipazione del pubblico, degli esperti e naturalmente degli artisti invitati. Questa edizione della manifestazione è dedicata alla martoriata popolazione dell’Ucraina e, in particolare, ai Cento Anni della Scuola d’Arte “Felice Faccio”, ora Liceo Artistico, che sin dal 1922, anno di fondazione, ha sempre sviluppato un programma di alta formazione educativa e professionale. Un anniversario celebrato con una rassegna di opere storiche e recenti della sezione ceramica. Altro punto di sicuro interesse, tra le numerose proposte, è l’esposizione nella Sala Consiliare del Comune della Romania con le moderne sculture in ceramica di Nicolae Moldovan e le famose ceramiche nere di Marginea, che documentano una puntuale e meditata ricerca tra materia e tradizione. Al piano terra del Centro Congressi Martinetti è allestita la mostra del concorso internazionale “Ceramics in Love 2022”, con la presenza di ben cinque opere provenienti dall’Ucraina. In questi locali sono esposti 110 lavori in rappresentanza dell’ Italia e di 20 diverse nazioni del mondo. La commissione giudicatrice, con presidente onorario il critico e storico dell’arte Gian Giorgio Massara, composta da Mara De Fanti (presidente), Antonio Balestra, Marco Basso, Giovanni Francesco Cordero, Angelo Mistrangelo e Alessio Stefanoni, ha assegnato il primo premio assoluto al turco Hasan Numan Sucaglar. Al secondo posto si è classificata Stela Ivanova dal Portogallo, mentre Maurizio Grandinetti si è aggiudicato il terzo premio. Segnalati Tetyana Pavlyshyn-Sviatun, Patrick Crulis e Paolo Vannucchi. Tra i giovani Letizia Pennaccino ha visto premiata la sua opera “Filo rosso”, segnalato invece Ioan Iosif. Insieme al grande bassorilievo/ altorilievo dello scultore Enrico Carmassi, esposto alla “Casa della Musica”, si ricordano le “Ceramiche sonore” della collezione Clizia (Mario Giani) e “Reolad”, le opere presso le “Fornaci Museo Pagliero”, lo spazio-laboratorio di “Miro Gianola”, il “Cantiere delle Arti” e la Rotonda Antonelliana con le esperienze di Sandra Baruzzi, Narciso Bresciani, Roberto Castellano, Corrado Camerlo, Daniele Chechi, Maurizio Grandinetti, Luca Gris, Giacomo Lusso, Guglielmo Marthyn, Brenno Pesci, Alessandro Placci “Pluz”, Ylli Plaka, Roberto Perino e Carlo Sipsz.

Sino all’11 settembre si può visitare alla città della ceramica la mostra promossa dal Sindaco Pasquale Mazza e dall’Assessore alla Cultura Cludio Bethaz, che esprime tradizione (le Stufe di Castellamonte)e ricerca formale, nuovi orientamenti e linguaggi e la partecipazione di artisti internazionali con un ampio e diversificato bagaglio tecnico e culturale.

 

                                 Angelo Mistrangelo

 

A BIELLA IN MOSTRA LE PAROLE E LA CASUALITÀ, CON LA PERSONALE DI VINCENZO MEROLA.

Oltre 20 opere realizzate con la penna multicolore Bic e l’Olivetti Lettera 92.

26 agosto – 5 novembre 2022, BI-BOx Art Space

È la casualità la protagonista di Un lancio di dadi, la mostra personale dell’artista molisano Vincenzo Merola visitabile alla galleria BI-BOx Art Space di Biella dal 26 agosto al 5 novembre 2022. Nella realizzazione dei suoi lavori, il lancio di dadi e di monete è fondamentale per strutturare la composizione delle opere. L’esposizione è curata dalla storica dell’arte e curatrice indipendente Angela Madesani. Delle oltre venti opere esposte, molte sono tratte dalla serie Lanci di dado / Dice Rolls, realizzati con la penna Bic multicolore su pregiate carte fatte a mano, e dalla serie pittorica su tela Dice Rolls. Qui il lancio dei dadi determina il numero di sovrapposizioni e di velature che poi il lavoro presenta: una pratica che ha in sé qualcosa di ironico, di giocoso, attraverso cui l’artista inserisce la dimensione della casualità. Non è possibile prevedere il risultato di un tiro di dadi, proprio come non si possono prevedere i moti dell’esistere, così il controllo è sovvertito dall’imprevedibilità. In mostra, inoltre, alcuni lavori da Self-Tracking: piccoli triangoli neri, sempre collocati nello spazio dell’opera attraverso una modalità casuale. La posizione delle figure geometriche è determinata da un monitoraggio delle attività quotidiane di Merola. Azioni che vengono trasformate in triangoli e che diventavano composizioni di volta in volta diverse. È un lavoro sulla ritualità in un tempo nel quale, come affermato dal filosofo Byung-chul Han, questa dimensione tende a scomparire. In 352 adjectives arte visiva e parole si incontrano. L’opera è formata dalle parole utilizzate in alcuni articoli di riviste americane pubblicate tra il 2017 e il 2019, facenti riferimento al tema del femminicidio. His, dead, younger, impulsive, aggressive: da questi articoli Merola ha ricavato due liste di aggettivi utilizzati per descrivere le vittime e i carnefici, creando con una Olivetti Lettera 92 delle composizioni con una colonna a sinistra riferita alle donne e una a destra agli uomini. L’inaugurazione è aperta al pubblico ed è fissata per venerdì 26 agosto 2022 alle 18, nel BI-BOx Art Space in via Italia, 38 a Biella. Il catalogo verrà presentato a settembre in occasione di Exhibi.To, la settimana dell’arte contemporanea delle gallerie di Torino e Piemonte.

Informazioni e orari

BI-BOx Art Space via Italia, 38 – Biella – info.bibox@gmail.com +39 349 7252121 – www.bi-boxartspace.com

Orari d’apertura: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19,30   sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,30 oppure su appuntamento.

 

ULTIMA SETTIMANA PER VISITARE LE MOSTRE DI PALAZZO MADAMA

DA SAN PIETRO IN VATICANO. LA TAVOLA DI UGO DA CARPI PER l’ALTARE DEL VOLTO SANTO – INVITO A POMPEI

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello, Torino

Lunedì 29 agosto 2022 chiudono le mostre Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo e Invito a Pompei, allestite nelle sale di Palazzo Madama, che hanno avuto un grande successo di pubblico. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo nella Basilica Vaticana (1524-1525) è presentata dalla Fondazione Torino Musei in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano. La pala d’altare con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli Apostoli Pietro e Paolo è un’opera di straordinaria importanza per arte e fede. Si tratta di una tavola “fatta senza pennello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide in San Pietro insieme a Michelangelo. Quella di Ugo da Carpi “intagliatore” fu una sperimentazione audace, ingegnosa e senza precedenti; un’opera unica nel suo genere perché eseguita non con l’arte della pittura, ma con la tecnica della stampa a matrici sovrapposte. La mostra Invito a Pompei è un “invito” a entrare nelle case di Pompei, a scoprire quali erano le atmosfere, come erano arredate, quali oggetti erano usati quotidianamente dai suoi abitanti, come erano decorate e abbellite, attraverso un viaggio nel mondo pompeiano. Il percorso espositivo, nella maestosa Sala del Senato, si snoda attraverso gli ambienti maggiormente rappresentativi delle case più lussuose della Pompei del I secolo d.C. Una ricca selezione di oltre 120 opere, tra arredi, statue, gioielli, bronzi, vetri e apparati decorativi, è presentata al visitatore in un itinerario tra gli spazi domestici (l’atrio, il triclinio, il peristilio con il giardino, le stanze da letto), che termina con i drammatici calchi di alcune vittime. Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare le due esposizioni a Palazzo Madama, può farlo in quest’ultima settimana di apertura.

Orari e info:

Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18

Martedì chiuso

La biglietteria chiude un’ora prima. La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria al numero 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

Prevendita: www.ticketone.it

Biglietti: Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo: € 4 – Invito a Pompei: intero € 12; ridotto € 10

Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card

Info complete su www.palazzomadamatorino.it

 

 

AVIGLIANA. MOSTRA COLLETTIVA: “PASSI DI MILLE CAVALIERI … STORIE DEL MEDIOEVO”

ex Chiesa di Santa Croce – Piazza Conte Rosso

Artisti: Franca BARALIS, Sandra BARUZZI, Tiziana BERROLA, Ines Daniela BERTOLINO, Luciana BERTORELLI, Cetty BONIELLO, Ivo BONINO, Nadia BRUNORI, Rosetta CHIABERGE, Luca CIAVARELLA, Alfredo CIOCCA, Isidoro COTTINO, Luisella COTTINO, Giovanna CRESCINI, Giuliana CUSINO, Piero DELLA BETTA, Francesco DI MARTINO, Maria José ETZI, Rocco FORGIONE, Giuseppe GARAU, Sonia GIROTTO, Lella GRASSO, Giancarlo LAURENTI, Pippo LEOCATA, Susanna LOCATELLI, Francesco MARINARO, Guglielmo MARTHYN, Enrico MASSIMINO, Mahtab MOOSAVI, Valeria MORRA, Maria Antonietta ONIDA, Oscar PENNACINO, Vinicio PERUGIA, Elena PIACENTINI, Federico RIVETTI, Serenella SOSSI, Mara TONSO, Nino VENTURA, Massimo VOGHERA.

Tipologia opere: Ceramiche, sculture, pitture, acquerelli, installazioni. Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” – Avigliana (To)

da sabato 20 agosto a domenica 23 ottobre 2022. Orario di apertura:    sabato e domenica dalle 16:00 alle 20:00

Il Medioevo evoca atmosfere ricche di mistero, di fascino, di magia, che abbiamo viste in molti film o serie televisive. È una visione che ha dato origine alle saghe nate dalla fantasia di scrittori più o meno illustri (J.R.R. Tolkien con i suoi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli,  o G.R.R. Martin con la saga de Il trono di spade) dove un Medioevo, più di immagine che reale, fa da sfondo a mondi e epoche lontane e, probabilmente, mai esistite. Si tratta, invece, di un periodo storico reale, misterioso solo perché poche sono le testimonianze, soprattutto scritte, che hanno permesso agli studiosi di ricostruirne i pezzi in maniera certa e scientifica. C’è il Medioevo dei grandi nomi che troviamo nei libri di storia, e c’è quello degli sconosciuti, della gente comune, donne e uomini che hanno contribuito nell’anonimato a costruire il Medioevo quotidiano. Quello che più affascina è racchiuso in talune leggende, che contribuiscono ad alimentare l’alone di mistero dell’epoca. Basti pensare a una delle più famose, La leggenda di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, dove protagonisti sono i cavalieri, l’amore, la magia. Esseri magici e misteriosi si muovono in altre leggende: Melusina, fata o strega a seconda dei punti di vista; la masnada infernale o esercito furioso, processione rumorosa quanto un esercito formato da defunti, uomini e donne, macchiatisi in vita di peccati d’ogni genere, che si spostano a piedi o a cavallo, tormentati da demoni. Nell’iconografia e nei testi letterari dalla metà del XIII secolo è presente il tema dell’Incontro (o Leggenda) dei tre vivi e dei tre morti, monito sulla vanità delle cose terrene che diventa costante nella morale cristiana e, soprattutto con l’arrivo delle crisi monastiche e delle epidemie del secolo XIV, si fa strumento di persuasione, giocando con maggiore o minore intensità sull’orrore della putrefazione delle carni, trattato con morbosità nelle immagini esposte alla visione delle persone. Immagini degne di un contemporaneo film dell’orrore. Il Medioevo, oltre che di maghi, streghe, demoni e spettri, è ricco di simboli frequenti che possiamo ammirare e leggere, perché in un’epoca di analfabetismo imperante l’immagine fungeva da parola, nelle opere pittoriche, nell’architettura, in bassorilievi e sculture. Simbologia animale, suddivisa nei quattro elementi di acqua, aria, terra e fuoco: il pavone (l’immortalità), l’aquila (l’emblema solare per eccelenza), il maiale (l’impurità), la salamandra (il fuoco), le api (la diligenza e l’eloquenza), la colomba (l’anima, lo Spirito Santo), il gallo (la resurrezione). E altri ancora, più fantastici, come il drago o il basilisco. Una foresta di simboli, ammonizioni, messaggi in cui donne e uomini medievali (e non solo loro) si trovano immersi, che sono obbligati a decodificare per scegliere il proprio cammino e non smarrirsi in una selva oscura.

Luisella Ceretta, scrittrice

 

SALUZZO. GLI EVENTI NEI MUSEI

Anche nel mese di agosto, nel pieno delle vacanze estive, MuSa – Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più piccoli ai più grandi, per permettere a residenti e turisti di vivere al meglio e in maniera innovativa i luoghi della cultura di Saluzzo.

SABATO 27 AGOSTO

MUSAKIDS – Illustrando i bestiari medievali

Divertente pomeriggio dedicato all’illustrazione con un’attività per scoprire, nascoste tra gli arredi di Casa Cavassa, alcune delle creature leggendarie del Medioevo solitamente rappresentate nei bestiari: vere e proprie enciclopedie che raccoglievano immagini e descrizioni degli animali reali e fantastici di un tempo. I bambini si trasformeranno in piccoli apprendisti alla ricerca di nuove ispirazioni per le loro miniature medievali.

Orario: alle 16 presso Casa Cavassa in via San Giovanni 5

Costo: 5 euro a bambino e possibilità di ingresso a tariffa ridotta per gli accompagnatori

A chi è rivolto? Ai bambini  dai 5 ai 12 anni

SABATO 27 AGOSTO

Rassegna Mu.Sa. – Musei Saluzzo – in notturna

In estate Castiglia, Casa Cavassa e Antico Palazzo Comunale con Torre Civica e Pinacoteca Olivero aprono le loro porte oltre l’orario abituale: approfittatene e trascorrete a Saluzzo una serata diversa dal solito con le nostre visite guidate notturne, un’occasione non solo per scoprire – o riscoprire – le meraviglie dei musei saluzzesi, ma anche per ammirarle in un’atmosfera totalmente differente da quella usuale.

Una notte all’Antico Palazzo Comunale

La Torre Civica sarà aperta per una serata all’insegna delle luci del centro storico e del territorio che circonda il borgo medievale insieme alla Pinacoteca dedicata al pittore Matteo Olivero, ospitata al secondo piano dell’antico palazzo comunale. Possibilità di consumare un aperitivo sotto il porticato del Tastè durante tutta la serata.

Costo: 7€ aperitivo

Orario: dalle 21 alle 24

SABATO 27 AGOSTO

Una notte ai fondi Storici

Apertura straordinaria serale della Biblioteca storica di Saluzzo nell’antico Palazzo dei Vescovi, i cui prestigiosi locali ospitano i fondi storici della biblioteca civica dal 2012, in seguito a un accordo sottoscritto dal Comune e dalla Diocesi.

I Fondi storici rappresentano il nucleo originario della biblioteca di Saluzzo: circa diciassettemila volumi datati dal XV al XX secolo, fra cui la preziosa Collezione Bodoniana.

I libri stampati da Giambattista Bodoni, che il grande tipografo aveva conservato per sé e poi lasciato in eredità alla propria città natale, sono oggi allineati nell’imponente libreria appositamente progettata dall’architetto saluzzese Michele Borda, impreziosita dal busto del tipografo artista e dall’iscrizione “Patria grata custodit magnificum donum”

Orari e ritrovo: dalle 21 alle 24 in Via Volta 8

 

INGRESSO GRATUITO