Juventus, la qualificazione Champions si complica

La Juventus è partita molto male in Champions League, due sconfitte in altrettante partite giocate, zero punti in classifica e ultima nel girone. Le prospettive non sono certamente rosee, per qualificarsi agli ottavi di finale bisognerà vincere in casa col Psg e in trasferta con il Benfica. Un pessimo inizio di stagione che influisce anche sulla reputazione in Champions a livello internazionale. A tal riguardo, è sufficiente osservare quali sono le squadre favorite per la vittoria della competizione, pubblicate sui siti scommesse online. Davanti a tutti il Manchester City, seguito da Psg, Bayern Monaco e Liverpool. I bianconeri sono molto lontani dalle migliori.

Due sconfitte in Europa che pesano molto sulle future prospettive dei bianconeri, attualmente distanziati 6 punti dalla qualificazione agli ottavi. Psg e Benfica sono infatti in vetta, la Juve desolatamente ultima. Aver perso proprio con i portoghesi, peraltro all’Allianz Stadium, complica enormemente la qualificazione.

Allo stato attuale, la Juventus, per passare il turno, potrebbe aver bisogno di vincere tutte le quattro partite che restano da giocare. Un’ipotesi, peraltro non tanto remota, è il possibile arrivo a pari punti con le dirette contendenti e giocarsi la qualificazione agli scontri diretti (di cui ha perso i primi due).

Una cosa comunque è certa: la Juve non può più permettersi il lusso di perdere una sola gara. Guardando indietro nel tempo, è dal 2013-14, l’ultimo anno in cui in panchina sedeva Antonio Conte, che i bianconeri non si qualificano per gli ottavi di Champions.

Un mancato passaggio del turno che avrebbe ripercussioni pesanti anche per le casse societarie. Non centrare gli ottavi di finale, significherebbe mancati introiti per almeno 20 milioni di euro, una perdita che di questi tempi la Juventus non può permettersi.

Finora per la partecipazione alla fase a gironi, la Vecchia Signora ha incassato circa 50 milioni di euro. Purtroppo le due sconfitte contro Psg e Benfica si sono tradotte in 5,6 milioni di possibili introiti persi per strada (l’UEFA paga 2,8 milioni per ogni vittoria). Vincendo le rimanenti quattro gare, il club di Andrea Agnelli incasserebbe 11,2 milioni, a cui andrebbe ad aggiungersi il gettone per essersi qualificati agli ottavi, pari a 9,6 milioni.

Restano da giocare quattro partite ma da una rapida analisi del possibile cammino dei bianconeri, anche facendo 12 punti, non è garantito il passaggio del turno, poiché dipenderà da quello che francesi e portoghesi faranno nel doppio confronto. Tutto non è ancora perso ma certamente la Juventus non può permettersi più di sbagliare, è l’unico modo rimasto per provare a conquistare una qualificazione che vale moltissimo sia dal punto di vista del prestigio internazionale che da quello economico.

Max Allegri è sotto esame, sebbene la dirigenza ha confermato pubblicamente la fiducia nel proprio tecnico. Le assenze di Pogba e il grave infortunio di Chiesa pesano molto ma non bisogna farne un alibi. Sono arrivati Paredes, Di Maria, Kostic e Milik, una rosa senza dubbio competitiva almeno sulla carta, perfino superiore a quella di altre formazioni, fra cui proprio quel Benfica che qualche giorno fa è uscito vittorioso dallo Stadium.