Villastellone. Ha più di 30 anni il Museo delle Contadinerie

La crescita socioeconomica nel nostro territorio, per secoli, si è basata su agricoltura,artigianato e commercio. Fino a metà ottocento le macchine erano poche e capaci di trasformare l’energia di acqua e vento in forza per muovere mulini e segherie. Il museo di Villastellone con oltre 30 anni di realizzazione, raccolta e restauro ha conservato e documentato i mestieri e le coltivazioni agricole ed artigianali che erano alla base per la vita dell’economia e delle famiglie. Nel settore del museo, nella antica ala del peso pubblico sono sistemati il bancone del falegname con costruire attrezzi piccoli e grandi, seghe circolari e pialle per la finizione del legno. La fucina del fabbro per battere, piegare, bucare, saldare il metallo e ricavarne oggetti, attrezzi, rinforzi per il legno. Tramite i lavori artigianali si priducevano macchine per trebbiare, cardare, tessere, oltre a contenitori, coltelli, imbuti e tanti oggetti ora realizzati in plastica.Sono inoltre portati a lucido carriagricoli, cartun e tumbarei mezzi trainati da mucche, cavalli, muli e asini, tutti mezzi della logistica ogni elaborato del lavoro .Per la tipicità di Villastellone ricordiamo bachi da seta, miele, patate, canapa, pesci, rane, granaglie, animali. Molti oggetti di uso domestico o giornaliero il museo li raccoglie e espone nei locali delle scuole medie. Le visite si prenotano.

Arch. Luigi Pavia