Teatro a Isola d’Asti: sabato va in scena “Il Testamento dell’Ortolano”
“Il testamento dell’Ortolano”: un monologo teatrale, una storia attuale, ma gustosa come una fiaba antica. È quello che andrà in scena alle 16,30, nel Centro Congressi a Isola. Lo spettacolo teatrale in collaborazione con il Teatro degli Acerbi, interpretato da Massimo Barbero e la regia di Patrizia Camatel. Un monologo tratto da un racconto di Antonio Catalano, eclettico artista, poeta della meraviglia e cantore delle piccole cose, dove il sapore è quello di una fiaba antica, ma dai contenuti attuali. poiché vi si parla del legame di amore e cura per il Pianeta Terra, tema di grande attualità e importanza primaria. L’orto diventa un luogo in cui specchiarsi, in cui ritrovare le vicende famigliari, in cui scoprire il legame plurimillenario tra l’umanità e la Terra. L’orto come luogo della Cura: dove ci si prende cura della terra, e dove la terra cura il corpo e l’anima. Questo è il messaggio lanciato dall’ortolano Adelmo, protagonista della storia, che ha coltivato per tutta la vita l’orto dei suoi avi, tramandando le tradizioni antiche, ma anche reinventando il mestiere. La preoccupazione, nel lasciare la terra in eredità al figlio Michele, è lo specchio del rapporto tra generazioni. Questi, attraverso la figura del padre, ortolano laborioso e bonario, scoprirà il senso e la cura delle piccole cose. L’orto di questa storia diventa un luogo che dobbiamo tutelare come eredità comune e, ancor più, come fonte di vita. L’orto fa bene alla salute, alla Terra e anche all’anima. E allora è l’ortolano che cura l’orto, o piuttosto l’inverso? Quale senso può ancora avere coltivare un orto domestico, oggi? Ecco alcune domande che affiorano tra le righe da questa parabola contemporanea, che attraverso il linguaggio poetico e “meravigliato” di Catalano ci parla di amore per la terra e di vicende sospese tra il ricordo personale e i mondi che da sempre costellano la sua ricerca artistica. Lo spettacolo ha avuto una lunga tournée nel nord Italia. L’intimità della narrazione si adatta a un piccolo gruppo di ascoltatori, grandi e piccini, per rimanere ancora più fedeli alle atmosfere dei racconti domestici, o di un antico “cunto” in cui però si narrano le gesta non di prodi cavalieri, ma di contadini in sella alla Lambretta, di peperoni magici esplosi in cielo come fuochi d’artificio, di balli a palchetto e lune di polenta… Il testamento dell’Ortolano: un monologo teatrale, una storia attualissima che racconta l’amore e la cura semplice e quotidiana per la natura. Lo spettacolo, della durata di 60 minuti è una favola, una parabola dal respiro universale e un canto d’amore per la terra e le proprie radici. Tutto ciò nella storia di tre generazioni di ortolani, fatta di fatica e di concretezza, ma anche di lirismo e magia, come sempre nella poetica di Catalano, in cui elementi sublimi si sposano a particolari gustosamente terreni. Ingresso gratuito Info: Teatro degli Acerbi 3518978847 – Comune di Isola 0141958134 int. 5Teatro in Terra Astesana 22Comune di Isola e con il contributo della Fondazione CRT. E dopo il teatro…seguirà una cena proposta dalla ProLoco con la “Grande bagna caoda” che comprende affettati misti, insalata russa, bagna caoda e tortellini in brodo.
Alessandra Gallo