Trasferirsi all’estero: attenzione a visti, documenti e burocrazia
Di questi tempi molti italiani stanno valutando la possibilità di lasciare l’Italia per trasferirsi in un paese estero, sia esso comunitario o meno. Nel caso dei paesi UE i problemi dal punto di vista burocratico sono davvero pochi, mentre se si opta per un paese extra UE ovviamente bisognerà fare maggiore attenzione ad aspetti come i visti e i documenti. Vediamo dunque alcuni consigli utili da seguire, per facilitare questa nuova pagina della nostra vita.
Auto e moto: come comportarsi?
Le auto e le moto sono uno dei beni più importanti per molti di noi. Se si vuole portarle con sé quando ci si trasferisce, è fondamentale informarsi su tutte le procedure da svolgere. Per fare un esempio concreto, in Svizzera non ci sono particolari problemi. Basta leggere alcuni articoli che spiegano come fare, come questo sullo sdoganamento auto Svizzera Italia costi, dove vengono riportate tutte le informazioni essenziali, compresi i documenti necessari da presentare.
Una delle pratiche più comuni è la radiazione del proprio veicolo dal registro del PRA, che è possibile svolgere presso gli uffici di settore, le ambasciate o anche online. Per completare la pratica serviranno alcuni documenti, come la carta d’identità dell’intestatario del veicolo, le targhe, la carta di circolazione e ovviamente il certificato che attesti la proprietà della vettura.
Trasferirsi all’estero: occhio ai visti
Se ci si trasferisce in un paese facente parte dell’Unione Europea, si può usufruire del diritto alla libera circolazione, dunque non serve né il passaporto né un visto. Un discorso completamente diverso vale per i paesi extra UE, ognuno con le proprie regole in materia di accesso e di residenza.
Ovviamente, essendo un argomento abbastanza complesso, conviene informarsi presso le ambasciate del paese scelto, per capire quali sono i documenti necessari e come richiedere il visto idoneo per la propria situazione. Di certo servirà il passaporto, dunque conviene sempre controllare se è ancora in regola ed eventualmente aggiornarlo prima di partire.
Patente italiana all’estero: è valida?
Se ci si trasferisce in un Paese dell’Unione Europea, la patente italiana resta valida, dunque non ci sono particolari grattacapi. Nel caso in cui ci si trasferisca in un Paese non appartenente all’Unione Europea, è consigliabile informarsi sulle norme in vigore in quello Stato, in quanto potrebbero richiedere la sostituzione della patente italiana con una patente locale. In realtà sono numerosi i paesi extra EU che accettano le patenti italiane, quindi raramente si presentano dei problemi.
Chiedere la residenza all’estero
Quando ci si trasferisce in via definitiva, ad esempio per lavoro, è di fondamentale importanza occuparsi del trasferimento della residenza. Anche in questo caso conviene informarsi con un esperto, ma di solito basta presentarsi al consolato italiano del paese scelto o all’ufficio anagrafico del comune presso il quale si ha l’attuale residenza.
Ci sono comunque diversi moduli da firmare e da presentare, e la burocrazia richiede i suoi tempi. In genere, per il trasferimento completo della residenza all’estero servono 45 giorni, necessari per permettere gli eventuali accertamenti. Ovviamente chi desidera saperne di più dovrebbe informarsi leggendo l’apposita normativa.