Santena investe sulle scuole

Oltre un milione e seicentomila euro di investimenti sulle scuole santenesi. L’Amministrazione comunale di Santena mette in cantiere per il 2023 la riqualificazione di alcuni edifici scolastici: «Abbiamo ricevuto venerdì la notizia di aver vinto il bando della Regione atto a finanziare, con oltre 34 milioni di euro i Comuni  sotto i 35.000 abitanti – annuncia Paolo Romano vicesindaco e assessore all’edilizia pubblica di Santena – il nostro progetto è tra i 94 selezionati, su tutto il Piemonte. Un grande traguardo che ci permette di ampliare le opere sulle strutture scolastiche già messe in programma».Il finanziamento, di 495.000 euro servirà per l’adeguamento degli impianti e la sostituzione delle lampade di emergenza negli edifici scolastici cittadini: «Una cifra che si aggiunge agli investimenti già previsti dal piano comunale e annunciati nella scorsa settimana».E’ in programma infatti l’avvio della gara per l’affidamento dei lavori alla scuola Cavour, che permetterà interventi sulla palestra, rifacimento completo della pavimentazione, nuove porte e nuovi sanitari dei servizi igienici, l’installazione dell’impianto diffusione sonora e altri lavori di risanamento nel primo e secondo piano dell’edificio: «L’importo dei lavori inclusa la sicurezza è 700.000 euro circa – quantifica Romano –Il  costo totale si aggira a 1.015.000 finanziato in parte con bando B.E.I. 2015-2016-2017 Edilizia Scolastica e in parte con risorse comunali, circa 600mila euro».Conclude l’assessore: «Il progetto si aggiunge ad altri già in atto, come il finanziamento di 40mila euro del Relamping led, che si concluderà con le scuole Vignasso e Gozzano. Nella riunione della scorsa settimana con il collegio docenti e i rappresentanti di istituto dei genitori avevamo preannunciato la disponibilità ad ampliare la manutenzione degli edifici in caso fossimo riusciti ad ottenere nuovi fondi – rammenta Romano – Grazie a questa nuova opportunità della Regione credo che potremmo programmare nuovi interventi migliorando sempre più i servizi scolastici e la loro messa in sicurezza magari anche in futuro per una riconversione energetica a fonti rinnovabili».