CHIERI SU CARO ENERGIA E CASE DI EDILIZIA PUBBLICA RESIDENZIALE

Il Comune di Chieri chiede a Regione Piemonte e Comune di Torino interventi per l’efficientamento energetico degli alloggi delle Maddalene e di via Monti

 

Il Comune di Chieri chiede alla Regione Piemonte e al Comune di Torino interventi a favore degli inquilini delle case di edilizia pubblica: è quanto stabilito nell’Ordine del Giorno, le cui prime firmatarie sono le consigliere comunali Clara BRAMARDI (Sicchiero per Chieri Si), Manuela OLIA (Partito democratico) e Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale), approvato dal Consiglio comunale di Chieri con 17 voti favorevoli. «La crisi energetica comporterà un significativo aumento dei costi per le famiglie, come per le imprese e gli enti pubblici-spiega la consigliera Mariella TAGLIAVIA-A soffrire maggiormente saranno le fasce più deboli: famiglie monoreddito, anziani, genitori soli con figli, affittuari, e fra questi gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per i quali non è stata fatta manutenzione volta all’efficientamento energetico. Chi abita in una casa di edilizia residenziale non ha potuto fare ricorso ai vari “bonus” per l’efficientamento energetico (per sostituire caldaie, installare impianti fotovoltaici, realizzare cappotti termici), interventi che da un lato consentono di ridurre i costi dell’energia e dall’altro riqualificano l’immobile. Particolarmente critica è la condizione in cui versano alcune abitazioni site nel Comune di Chieri. Il mancato ricorso all’adeguamento dei sistemi di riscaldamento alle nuove norme comporta un enorme dispersione di calore, con la conseguenza che gli inquilini pagano rate mensili assai elevate senza poter controllare la correttezza delle bollette a causa del ritardo degli enti di gestione nella rendicontazione». Per esempio, nelle case ATC del quartiere Maddalene, dove 9 palazzi sono serviti da un’unica caldaia installata il secolo scorso (con enorme dispersione di calore e differenza di temperatura tra i vari palazzi), per un alloggio di circa 100 mq. il costo annuo per il riscaldamento sarà in media di circa 5.000 euro, a fronte di un canone di circa 150 euro mensili. Anche i 135 alloggi di edilizia residenziale pubblica di Via Monti, di proprietà del Comune di Torino, necessiterebbero di interventi importanti di efficientamento energetico, essendo tuttora sprovvisti di valvole termostatiche (circa una trentina non sono assegnabili per interventi di manutenzione straordinaria che non viene effettuata). «Quest’anno molti assegnatari non saranno in grado di far fronte alle spese con il rischio, pur essendo capienti, di essere inseriti nell’elenco dei morosi, con aumento dei costi a carico dei Comuni o un aumento degli sfratti-aggiunge la consigliera Mariella TAGLIAVIA-I più fragili non possono e non devono sostenere costi non giustificati, frutto di un sistema deficitario e inefficiente. Il doveroso intervento nei confronti delle famiglie, che tocca tutte le fasce di fragilità cittadine, è emergenziale e di breve periodo: rischia di essere inutile, perché senza efficientamento energetico il problema si riproporrebbe negli anni a venire. Essendo interventi che spettano alla proprietà, ovvero agli enti gestori delle case di edilizia pubblica residenziale, abbiamo chiesto alla Regione Piemonte e al Comune di Torino di attivarsi». Il documento approvato dal Consiglio comunale chiede alla Regione Piemonte intervenire presso ATC per sollecitare gli interventi di manutenzione straordinaria volti a garantire l’efficientamento energetico, anche attraverso il ricorso agli strumenti normativi e finanziari nazionali e comunitari; di sostenere ATC negli interventi di manutenzione straordinaria volti a garantire l’efficientamento energetico anche attraverso risorse proprie regionali e di intervenire presso ATC per sollecitare la trasmissione dei resoconti arretrati delle spese condominiali e del riscaldamento per ogni singolo edificio.  Al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, invece, si chiede di farsi carico degli interventi volti all’efficientamento energetico per le proprietà al di fuori del suo territorio, ivi comprese le case site nel quartiere di via Monti a Chieri.