CHIERI CHIEDE DI RIPRISTINARE IMMEDIATAMENTE LA SCORTA A PINO MASCIARI E ALLA SUA FAMIGLIA

L’imprenditore edile calabrese vive nel Torinese e dal 2008 è Cittadino Onorario di Chieri

 

Il Comune di Chieri chiede il ripristino immediato della scorta a Giuseppe Masciari e alla sua famiglia: è quanto richiesto nell’Ordine del Giorno, le cui prime firmatarie sono le consigliere comunali Clara BRAMARDI (Sicchiero per Chieri Si), Manuela OLIA (Partito democratico) e Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale), approvato dal Consiglio comunale di Chieri con 18 voti favorevoli.

Il 15 ottobre 2022 la Prefettura di Torino ha consegnato a Giuseppe Masciari la comunicazione di revoca del dispositivo tutorio attuato nei confronti della sua persona da parte del ministero dell’Interno (scorta che include anche la moglie e i figli). Pino Masciari è un simbolo della lotta alle mafie e all’omertà. Calabrese, imprenditore edile, sceglie di non cedere alle pressioni della ‘Ndrangheta e di denunciare. Viene così inserito nel Programma Speciale di Protezione e costretto a lasciare la sua terra.  Nel 2010 può finalmente tornare a vivere alla luce del sole, ma restando “sotto scorta”.

«La revoca della scorta a Pino Masciari e alla sua famiglia è una scelta del tutto incomprensibile-commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO-Le sue denunce hanno colpito direttamente alcune fra le famiglie più potenti della ’ndrangheta in tutte le province calabresi, e per questo ha subito furti, incendi, danneggiamenti, minacce e violenze. E sappiamo molto bene che le mafie non dimenticano. Masciari ha scelto di vivere nel Torinese, e tutti conosciamo quale è il radicamento della ’ndrangheta nei nostri territori e in tutto il Piemonte. Nel 2008 il Comune di Chieri conferì a Giuseppe Masciari e alla sua famiglia la cittadinanza onoraria, pertanto ora come allora siamo al loro fianco. Già nel 2015 avvenne un qualcosa di simile, ma la scorta fu ripristinata. Vogliamo credere che il ministro dell’Interno si renda conto del grave errore commesso e disponga il ripristino della scorta».