Architettura e storia. A San Mauro Torinese la Chiesa di Santa Maria, già abbazia di Pulcherada
L’abbazia di Pulcherada è stato un monastero benedettino di notevole importanza. Le sue origini risalgono al sesto secolo dopo Cristo anche se la prima citazione ritrovata è del 900.L’abbazia e il suo villaggio, fu il primo nucleo abitato dell’attuale San Mauro, era leggermente sollevato dal corso del Po che con la sua ampia curva lambiva e spesso allagava la zona. Tanto che gli abitanti erano quelli “rusia’ da po”.L’attuale comune di San Mauro Torinese ebbe la sua denominazione nel 1862.Pulcherada significa nella latinizzazione, bella spiaggia e tutto il suo abitato era governato dai monaci, estendendo la sua influenza fino alla nascente Torino e più lontano fino alle propaggini dei monti.L’abbazia fu più volte saccheggiata e distrutta, più volte ricostruita e ampliando vari laboratori artigianali, un mulino ed un forno pubblico.Verso la fine del 1400 l’abbazia ebbe il suo declino ed in successive riduzioni di importanza addirittura la chiesa originaria fu in gran parte demolita delle due navate laterali.Ad oggi restano la parte centrale dell’abside, un muro in pietra di fiume, i muri di facciata e retro ed il notevole campanile romanico, sontuosamente documentante le dimensioni della abbazia.La facciata attuale della chiesa risale ad un ulteriore rimaneggiamento del 1927.Le grandi proprietà dell’abbazia furono alienate tra il 1800 ed il 1803 da Napoleone con la annessione del Piemonte alla Francia e la soppressione dei vecchi diritti medioevali e religiosi.L’interno della chiesa, ormai ad unica volta presenta elementi semplici di ornamenti.La chiesa di Santa Maria in origine era dedicata a San Mauro monaco benedettino che pare ebbe occasione di passare di li.Dalle affascinanti vestigia del passato questo angolo di Città trasmette un suo particolare fascino e rimpianto per quanto si è perso.
Luigi Pavia