Carmagnola. L’abbazia di Casanova, i Cistercensi e la loro influenza sul territorio
Le vestigia, tutt’altro che superate delle varie abbazie Cistercensi, come quella di Casanova a Carmagnola, presenti sul territorio del Piemonte, fanno parte di una rete di infrastrutture sviluppatasi dall’anno 1000 in molte aree dell’Europa. L’ordine e le sue abbazie, ebbero origine in Francia. In generale con l’inizio del nuovo millennio e del cosidetto Basso Medioevo, in tutte le comunità nacquero e si svilupparono nuove tecnologie per la molitura dei cereali e il lavoro del legno, dei metalli, della carta e dei tessuti. Si inventarono macchine che usavano la forza ricavata dal movimento dell’acqua che a sua volta muoveva turbine e mulini.I monaci Cistercensi nacquero in questa situazione socioeconomica. Il loro primo dovere era vivere nella più completa disciplina, le regole già esistenti nell’ordine Benedettino, vivendo nel vincolo della carità. Lo sviluppo dell’ordine venne incentivato per la sua vocazione ad intervenire razionalmente sul territorio. Monaci e loro confratelli, contadini operanti nelle loro abbazie o nelle grange collegate, cambiano il territorio di foreste e paludi, in zone agricole coltivabili, ancora oggi utilizzate. A questo si collega la nascita delle comunità agricole, oggi paesi della campagna, la costruzione di veri e propri baluardi di difesa dei confini territoriali gestiti dai nobili assegnatari che ovviamente non contrastano e favoriscono con donazioni di terreni, la nascita delle abbazie Cistercensi..L’ordine parti dalle abbazie francesi di Citeaux e Molesme e dopo qualche decennio definì la sua regola: ricerca della solitudine, povertà, austerità. (Luigi Pavia)