PIEMONTE x CURIOSI – Fantasmi a Caluso: storia dell’anima inquieta di Diana Bazoches
A Caluso, in provincia di Torino, vi sono degli antichi resti di una rocca: quelle mura ospitano affascinanti storie di fantasmi…
A circa 30 km da Torino sorge il piccolo comune di Caluso. Nel corso dei secoli, la sua particolare posizione geografica fece gola a molti. Questo presumibilmente grazie alla sua posizione di controllo della strada per Eporedia, l’attuale Ivrea. Tra il XII e il XIII secolo, fu un luogo cruciale nelle battaglie tra guelfi e ghibellini e venne inizialmente occupata dai primi. I ghibellini, però, non si arresero e riuscirono ad occuparla grazie all’appoggio dei Marchesi del Monferrato. Tra le attrazioni turistiche ad oggi Caluso ospita anche i resti del Castellazzo, un antico castello, o per meglio dire una rocca dall’ottimo valore strategico che ospitò storie sanguinarie e leggende di fantasmi: ecco la più famosa.
La leggenda di Diana Bazoches
Pare che tra le mura diroccate del Castellazzo si aggiri ancora l’anima inquieta di Diana Bazoches. Costei era l’amante del marchese Gian Giacomo di Monferrato e divenne famosa per il suo temperamento libertino e la sua incredibile avvenenza. Consapevole del suo bell’aspetto, la dama non disdegnava sfoggiare abiti sontuosi e gioielli vistosi atti ad esaltare il suo splendore. Sembra che nelle sue stanze avesse anche un enorme specchio con cui adorava compiacersi delle proprie curve.
Oltre al marchese, Diana era solita concedersi delle distrazioni con giovanotti aitanti che si divertiva a “istruire” nell’alcova. Tra i suoi corteggiatori ci fu il conte Roberto Le Goarant, ma costui si stancò presto di lei. La abbandonò poco dopo gettandosi tra le braccia di una delle sue serve. Vanitosa ed egocentrica, Diana divenne subito gelosa e avvelenò il conte, ma morì anch’essa avvelenata, vittima della vendetta della serva innamorata. Da allora, la bella Diana compare tra le mura della rocca ancora alla ricerca di giovani amanti, vestita di scuro e con lunghe trecce. Chi ha avvistato il suo fantasma la descrive come una bellissima donna sui trent’anni con un profumo inebriante e vagamente dolciastro.
Ilaria Rosella Pagliaro