Ospedale unico a Cambiano. Nicco (FdI): “Una vittoria, non si fa a Moncalieri…”
Il consigliere ed ex sindaco di Villastellone: «Bene, scelta che ha tenuto conto dei pareri dei sindaci del territorio»
La Giunta Regionale del Piemonte ha indicato oggi il sito di Cambiano come quello preferenziale per la costruzione del nuovo ospedale dell’Asl To5. La Giunta ha preso atto delle valutazioni dello studio comparativo redatto dal Gruppo di lavoro interdirezionale che ha visto la partecipazione dell’Asl To5 e di altri soggetti tecnici. Il Consiglio regionale è ora chiamato a ratificare formalmente la scelta nell’ambito del programma di interventi di edilizia sanitaria regionale. È una decisione attesa da lungo tempo, come ripercorre nella sua analisi il consigliere regionale Davide Nicco: «Finalmente il Carmagnolese e la zona Sud-Est della provincia di Torino potranno avere una struttura sanitaria attesa da quarant’anni e all’avanguardia nelle prestazioni che saranno messe a disposizione dei cittadini. Apprezzo la valutazione della Giunta, che con grande correttezza è arrivata entro i termini promessi. E apprezzo soprattutto che la decisione abbia tenuto conto del parere dei Sindaci del Carmagnolese, che si sono opposti da subito all’indicazione della precedente Giunta Chiamparino di realizzare l’opera sull’area di Moncalieri-Trofarello che ha rivelato preoccupanti criticità in termini di rischi di alluvione e di pericolosità geomorfologica e idrogeologica». Il sito di Cambiano è stato prescelto, accanto all’altro di Villastellone egualmente giudicato idoneo, dopo attente valutazioni del gruppo di lavoro. Ricorda Nicco: «Sono stato il primo firmatario del ricorso presentato al Tar contro il sito di Moncalieri-Vadò dai numerosi sindaci del Carmagnolese, che lo hanno sottoscritto e condiviso. È una vittoria per il territorio, una giornata storica attesa da quarant’anni che oggi la formalizzazione da parte della Giunta e dell’assessore Luigi Genesio Icardi – che ringrazio sentitamente – gratifica di tante battaglie comuni e del lavoro compiuto assieme a tanti amministratori locali e semplici cittadini. Ora non ci resta che attendere nei tempi più brevi possibili l’espletamento delle procedure di appalto e l’apertura dei cantieri».