Passione Fumetti: Emergenze da fine del mondo, Buone maniere e Entangled, fumetti ribelli
Che il fumetto non sia solo un mezzo espressivo di evasione è un fatto assodato, di cui ci sono sempre più esempi. Ma anche quando appare come fumetto di evasione, può essere strumento per veicolare messaggi importanti, uno fra tutti L’Eternauta di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López. È altrettanto vero che nel tempo il fumetto ha dovuto fare i conti con la censura, basti pensare al marchio di Garanzia Morale che compariva sugli albi Bonelli negli anni ’60 del secolo scorso e ai guai giudiziari dei fumetti neri, sempre negli stessi anni.
Non che oggi sia poi tanto diverso, se pure i meccanismi con cui viene esercitata la censura sono meno evidenti e spesso autoimposti, per cui gli autori – ma anche i loro personaggi – dovrebbero essere sempre attenti e allineati, al politically correct e non solo.
In questo articolo parlerò invece di tre opere a fumetti, pur molto diverse tra loro, che trasmettono messaggi non allineati con il pensiero e l’agire comune nella nostra società.
In particolare del libro Emergenze da fine del mondo (Transeuropa): antologia di racconti a fumetti curata da Angela Cusani, Sergio Porta e Fabio Vighi, realizzata da sceneggiatori e disegnatori non allineati. Ma anche dell’ultimo libro di Daniel Cuello: Le buone maniere (Bao Publishing) che parla di lavoro in una società compressa e allineata, dove la censura e il potere centrale dettano legge. E infine di Entangled di Fulvio Nebbia e Cleo Bissong, primo graphic novel pubblicato dalla Slow News, che parla di un mondo da cambiare per evitare la catastrofe.
Emergenze da fine del mondo
Emergenze da fine del mondo è un’opera collettiva sotto forma di racconti, tra di loro collegati, in cui viene esposto e rappresentato il pensiero degli autori coinvolti sulle emergenze che hanno interessato la nostra società in questi ultimi anni: pandemia, clima, guerra, terrorismo.
Soprattutto viene posta l’attenzione su quanto queste emergenze abbiano influito sugli aspetti sociali ed economici della vita delle persone, in particolare nel mondo occidentale.
Ad aprire e chiudere il libro, le tavole del bravo Lucio Filippucci, su testi di Fabio Isaia, in cui il protagonista è Mario, personaggio che con le sue riflessioni fa da filo condutture alla narrazione, insieme ad un misterioso bambino con la mascherina blu che ogni tanto appare per puntualizzarne i ragionamenti.
In totale sono undici racconti, di lunghezza variabile, realizzati da 14 autori insieme ai tre curatori del libro. Oltre al già citato Lucio Filippucci, tra gli altri fumettisti coinvolti vi sono Giuseppe Zironi, Graziano Barbaro, Squaz, Lorenzo Zaghi, Salvatore R. Villirillo, Andrea Izzo e Lorenzo Sartori. Altri nomi sono di fantasia, come per il noto autore che è presente sotto lo pseudonimo Sotto Zero.
Emergenze da fine del mondo è stato pubblicato dalla casa editrice toscana Transeuropa all’interno della collana Arte e Rivoluzione dedicata agli artisti visivi non allineati. L’idea del libro è nata dall’amicizia tra il professor Sergio Porta e il direttore editoriale di Transeuropa, Giulio Milani, cresciuta durante gli anni della pandemia prima e della guerra oggi, all’insegna di una visione molto critica della narrativa dominante. I curatori Sergio Porta (professore di Urban Design all’Università di Strathclyde Glasgow), Fabio Vighi (professore di Italiano e Teoria critica all’Università di Cardiff) e Angela Cusani, hanno raccolto il gruppo di lavoro, sceneggiato o co-sceneggiato gli episodi, lavorando con gli artisti in modo che l’antologia avesse un filo conduttore e una coerenza interna, nonostante i diversi stili e sensibilità presenti. Gli autori sono stati coinvolti in base ai contatti stabiliti in questi anni tra persone non allineate, artisti che si sono ritrovati in una visione comune e critica del presente e soprattutto del paradigma emergenziale dominante.
Transeuropa, prima di Emergenze da fine del mondo, aveva pubblicato un solo graphic novel: Quattro giorni per non morire di Marco D’Aponte e Andrea B. Nardi, tratto dall’omonimo romanzo di Marino Magliani. Pur essendo quindi relativamente nuova rispetto al prodotto fumetto, ha fatto un ottimo lavoro, con una grafica, un’impaginazione e una carta che valorizzano molto bene il lavoro dei disegnatori coinvolti, la cui varietà di stili, sia nei disegni, sia nei colori, è sempre apprezzabile e di alto livello.
Certamente si tratta di una lettura non sempre semplice e a volte angosciante, ma questo deriva dal tema trattato.
Le buone maniere di Daniel Cuello
Le buone maniere (2022) è l’ultimo graphic novel di Daniel Cuello, reduce dai successi di Residenza Arcadia (2017) e Mercedes (2019), entrambi a cui si ricollega – in quanto ambientati nello stesso mondo distopico – se pure non per continuity narrativa. Dopo il palazzo abitato dai terribili vecchietti e la potentissima dirigente in fuga da una società che lei stessa ha contribuito a creare, con Le buone maniere (sempre per Bao Publishing) Daniel Cuello descrive il mondo del lavoro in un ufficio. E che ufficio. Apparentemente ci ritroviamo in un ambiente ripetitivo e monotono, teatrino di comportamenti di colleganza che vanno dallo scherzo più o meno amichevole alla rivalità in carriera. Insomma, un ufficio in cui molti ci potremmo ritrovare.
Se non fosse che l’Ufficio 84, quello in cui Teo è appena diventato direttore, si occupa di censura, quella che il regime impone alla letteratura, alla musica, all’informazione e alla comunicazione. Un meccanismo burocratico implacabile, lento e macchinoso, operato da impiegati prigionieri in un ruolo che spesso li consuma. Ad eccezione di chi invece vorrebbe fare carriera a tutti i costi, entusiasta di un sistema in cui si sente privilegiato e superiore. Forse.
Eppure regole precise e il costante richiamo all’implacabile Budget, non bastano a rendere perfetto l’Ufficio 84. È pur sempre fatto di uomini e donne, che possono sbagliare, ma anche prendere decisioni rivoluzionarie.
Daniel Cuello, con il suo stile unico e inimitabile, ci regala un’altra storia potente. Disarmante come Mercedes, in cui lo sguardo si allargava su un mondo preda di disuguaglianze sociali ed economiche e di un’emergenza climatica devastante, Le buone maniere sembra apparentemente tornare a restringere lo sguardo in uno spazio angusto, compresso come quello di Residenza Arcadia, capace di tirare fuori il peggio da chiunque ci si ritrovi dentro. Allo stesso tempo torna il tema della fuga, o almeno del tentativo di fuga, alla ricerca di un mondo migliore. Ma a quale prezzo? E, soprattutto: si è disposti a pagarlo?
Entangled di Fulvio Nebbia e Cleo Bissong
Entangled è il primo graphic novel pubblicato dalla casa editrice Slow News, fondata da un gruppo di giornalisti che dal 2014 propone un modo di fare giornalismo più lento, selettivo e meditato (la definizione completa e corretta è rappresentata dal Manifesto per un giornalismo sostenibile visibile sul sito di Slow News), sotto la direzione di Alberto Puliafito.
Opera prima sia dello sceneggiatore (anche regista e produttore) Fulvio Nebbia, sia della giovane disegnatrice Cleo Bissong, Entangled si svolge su due piani temporali: un presente distopico nel 2043, devastato da pandemie e cambiamenti climatici, il passato del 2023, dove tutto era cominciato. Protagonista principale è Susy, una ragazza di 12 anni che ha perso la madre in una violenta azione della polizia, salvata da un gruppo ambientalista, i Lambs, accusati di essere eco-terroristi.
I Lambs hanno messo a punto una macchina del tempo, con cui vogliono mandare uno di loro nel 2023 per cambiare gli eventi, in modo da dare un nuovo corso alla storia, verso un futuro migliore di quello che si trovano a vivere. Ad aiutarli il computer Ralph, che forse è più di una semplice macchina. Nella macchina del tempo si intrufola però Susy, spinta dal desiderio di tornare nel passato per salvare la mamma. Diventerà lei il fulcro della vicenda, tramite tra futuro e passato, tra i Lambs adulti e i loro corrispettivi bambini (gli unici a poterla vedere), guidandoli nel tentativo di cambiare il mondo.
Per essere un’opera prima, Entangled è un graphic novel complesso e strutturato, molto ben disegnato da Cleo Bissong, il cui bianco e nero pulito ed espressivo è arricchito da toni di colore azzurro, per contraddistinguere le scene del 2023, e rosso, per evidenziare i personaggi e le situazioni negative. Ottima anche la qualità di stampa e la grafica, anche se il titolo si perde un po’ nella bella copertina realizzata da Daniel Cuello.
Emergenze da fine del mondo
a cura di Angela Cusani, Sergio Porta e Fabio Vighi
Transeuropa
128 pagine a colori per € 18
(acquistabile sul sito Transeuropa e sui principali portali online)
Le buone maniere
di Daniel Cuello
Bao Publishing
224 pagine a colori per € 21
Entangled
di Alberto Puliafito, Fulvio Nebbia e Cleo Bissong
Slow News
128 pagine in b/n azzurro e rosso per € 15
(acquistabile sul sito Slow News e sui principali portali online)
Immagini @Transeuropa e autori/Bao Publishing/Slow News