ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
Torino- UN ESORDIO ALL’UNIONE MUSICALE- Per la prima volta è ospite dell’’Unione Musicale il pianista Alexandre Kantorow (foto), classe 1997, salito alla notorietà perché primo francese ad aggiudicarsi il quadriennale concorso “Cajkovskij” di Mosca (2019): da allora ha avviato un’importante carriera internazionale: Il suo recital prende le mosse nel nome di Brahms, , autore molto amato. Si tratta della Sonata n. 1 in do maggiore op. 1, prima delle tre Sonate scritte nel breve arco di due anni (1852-53), dove è già presente l’espressione di una personalità artistica chiara e decisa. Dunque un’opera giovanile, originale che colpisce per il suo accento appassionato e l’articolazione in ampie strutture. Basti pensare all’Andante in forma di tre variazioni e il conclusivo Allegro con fuoco in forma di libero rondò, rigoroso e irrequieto con, a tratti, frasi di assorta meditazione. Poi, Lieder tra i più noti di Schubert: Der wanderer (Il viandante), Der Muller und der Bach (Il mugnaio e il ruscello), Fruhlingslaube (La fedeltà della primavera), Die Stadt (La città) nella virtuosistica trascrizione di Liszt. Infine la Fantasia in do maggiore D. 760 (Wanderer) di Schubert che denuncia un carattere ciclico e richiede uno slancio virtuosistico. Il momento più interessante sotto il profilo estetico è l’Andante centrale in cui un canto puro si espande con straordinaria tensione emotiva. Non per nulla questa composizione schubertiana per la sua difficoltà tecnica e interpretativa costituisce da sempre uno degli approdi per quei pianisti che sono entrati nel gotha concertistico internazionale.
Torino, Conservatorio, p. Bodoni
Stagione Unione musicale, mercoledì 22 marzo, ore 20,30
ALEXANDRE KANTOROW (pianoforte)
Musiche di Brahms, Schubert/Liszt, Schubert
Torino- CON UNO SGUARDO VOLTO A MOZART- Ottavio Dantone (foto), autorevole interprete del barocco-classico, è protagonista del concerto settimanale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI in un programma concepito nello spirito di Mozart, anche se viene eseguito nulla, ma ricco di allusioni molteplici che lo riguardan. Joseph Martin Kraus (1756-1782), di cui viene eseguita l’ouverture dall’opera Olimpia, detto “Mozart dell’Obenwald”: di origine tedesca, si laureò in legge all’Università di Gottingen, autore di drammi e poesie, ricevette una buona preparazione musicale. Si trasferì in Svezia dove, all’inizio, visse ai limiti della povertà, ricorrendo spesso all’aiuto dei genitori. Prospettive più tranquille si profilarono quando ricevette uno stipendio fisso presso la corte di Gustavo III°. Questo consentì a Kraus un viaggio in Europa a Vienna dove conobbe l’imperatore Giuseppe II°, F.J. Haydn e Salieri. In seguito toccò Trieste, Venezia, Bologna, Roma, dove conobbe papa Pio VI°, Napoli, Parigi e Londra. Il francese Joseph Boulogne Chevalier de Saint Georges, soprannominato “il Mozart nero”: concepito da Guillaume Pierre Tavernier con una schiava africana in una piantagione della Guadaiupa, prese il nome di Saint Georges dal padrino Gaspar Boulogne de Saint Georges. Virtuoso di violino, abbandonò le matrici barocche, orientandosi verso lo stile proprio dei suoi contemporanei più famosi Mozart e Haydn, senza dimenticare gli insegnamenti autorevoli di Jean Marie Leclair e Francois Joseph Gossec. Roberto Ranfaldi, violino di spalla dell’OSN, esegue il Concerto in sol minore. In scaletta anche il veneto Andrea Luchesi con la Sinfonia in mi maggiore, attivo presso la corte dell’Elettore di Bonn. Un musicista cancellato che inizialmente influenzò un giovane Beethoven stipendiato e intento a far sbocciare la propria competenza musicale. Dopo queste rarità, uno dei massimi capolavori di F.J.Haydn: la Sinfonia in si bemolle maggiore n.
103 (Rullo di timpano).
Torino, Auditorium Rai “Toscanini”, p. Rossaro
Giovedì 23 marzo, ore 20,30 e venerdì 24 marzo, ore 20,00
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretta da OTTAVIO DANTONE
Solista, ROBERTO RANFALDI (violino)
Musiche di: Kraus, Chevalier de Saint Georges, Luchesi, F.J. Haydn