AL CASTELLO DI COSTIGLIOLE CONVEGNO “SOSTENIBILITÀ, IL NUOVO VALORE”
“Sostenibilità, il nuovo valore” è il tema del convegno rivolto a produttori vinicoli, professionisti del settore e appassionati di vino, che si è tenuto sabato scorso al castello di Costigliole, sede anche del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Presenti autorevoli protagonisti della viticoltura che hanno parlato di sostenibilità, come nuovo valore per le aziende vitivinicole nell’ambito dell’intensa attività a favore dell’ambiente, organizzato dal comune. Il convegno è stato introdotto dal sindaco Enrico Cavallero e dell’assessore all’agricoltura Alessandro Borio. Attraverso i relatori, si è fatto il punto su quanto costa e quanto rende produrre vino in modo sostenibile. Dindo Capello, pilota automobilistico astigiano, vincitore di 4 edizioni della storica gara automobilistica 24 Ore di Le Mans, al convegno ha portato il caso della Casa dei Quattro Anelli che, accanto alla produzione di modelli ibridi e elettrici, sta riconvertendo tutte le sue sedi e anche la sua filiera di produzione a carbon free e sostenibile. Presenti l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, che ha accennato alla crisi idrica e alla necessità di mettere mano alla sistemazione degli acquedotti, oltre a educare a un uso più razionale dell’acqua. Ha moderato l’incontro il giornalista Ercole Zuccaro. Sono intervenuti: Vincenzo Gerbi, docente di Enologia all’Università di Torino; Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia; Luigi Bersano, consigliere dell’Unione Italiana Vini; Denis Pantini di Nomisma Wine Monitor. Gerbi ha illustrato lo stato dell’arte della sostenibilità in vigna e in cantina, sottolineando criticità a cui bisogna mettere mano, come lo spreco e abuso nell’uso delle risorse idriche e contenendo l’anidride carbonica liberata nell’aria, come l’uso di bottiglie pesanti. Liberatore ha parlato di caratteristiche e mission di Valoritalia, una delle più grandi società di certificazione. Bersano, che è manager di una grande società vinicola, ha fatto il punto di vista di un’ impresa, rispetto alle sfide di sostenibilità. Infine Pantini ha portato i numeri di Nomisma, società di consulenze e ricerche di mercato, che hanno fatto rilevare come il consumatore ricerchi i vini sostenibili e con un’ evidente produzione di tutela ambientale, che sia disponibile a pagare di più, ma allo stesso ricerchi prodotti più accessibili. In conclusione Daniele Comba, presidente dell’associazione produttori “Noi di Costigliole” e Filippo Mobrici, presidente del consorzio barbera d’Asti e vini del Monferrato. Mobrici ha parlato dei costi da affrontare per convertire aziende, spesso con storie centenarie, ai nuovi parametri di sostenibilità, soffermandosi sul reddito dei vignaioli: spesso non è sufficiente ad affrontare le spese per nuovi protocolli di sostenibilità in vigna e in cantina. “Il comune di Costigliole – ha spiegato il sindaco – ha la maggior superficie investita a vigneto di tutto il Piemonte: oltre 1.130 ettari. Per questo, la nostra amministrazione dedica grande attenzione alla vitivinicoltura, attività economica primaria attorno alla quale vogliamo far crescere economia, turismo e cultura”.
Alessandra Gallo