Cherasco. Festa patronale del Cristo Risorto e fiera del Vitello Grasso
Sarà domenica 23 aprile 2023 la tradizionale fiera del vitello grasso che si svolge in concomitanza alla festa patronale del Cristo Risorto.
Il Cristo Risorto si celebra ogni anno quindici giorni dopo la Pasqua e, nei tempi passati, segnava l’inizio della stagione agraria, il momento in cui si facevano gli investimenti che avrebbero prodotto buoni raccolti. Anticamente, tra il Sei e il Settecento la manifestazione si svolgeva dal 22 al 24 aprile ma dopo il periodo francese tornò in nuova veste, legata alla quindicina dopo la Pasqua.
La fiera, che è alla sua 89^ edizione, ha mantenuto il suo carattere prettamente agricolo e, accanto alla mostra zootecnica si svolge l’esposizione delle macchine e attrezzi agricoli: l’appuntamento è domenica mattina a partire dalle 9 in piazza degli Alpini.
Sempre dopo l’arco di Porta Narzole si potranno trovare la fiera commerciale e il mercatino dei prodotti tipici. Quest’anno ci sarà anche una novità per i più piccoli: l’intrattenimento per bimbi a cura dell’associazione Richards Ranch con piccoli animali da cortile.
Il programma della manifestazione inizia già il sabato 22 aprile con l’apertura del parco divertimenti che prosegue fino al lunedì. Domenica 23 aprile al pomeriggio c’è l’appuntamento religioso del Cristo Risorto: alle 16 si svolge la processione per le vie del centro storico. Lunedì 24 aprile prosegue la fiera commerciale.
In occasione della fiera i ristoranti di Cherasco propongono nei loro menù anche piatti di Quinto Quarto e Salsiccia di Cherasco al Barolo. Il Quinto Quarto è rappresentano dalle “frattaglie”(fegato, trippa, lingua, rognone, ecc.), un tempo apprezzate perché poco costose, ma comunque versatili e ottime nel piatto.
L’iniziativa è dell’Associazione per la tutela della salsiccia di Cherasco al Barolo nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione alla riduzione dello spreco e del riuso.
«Da qualche anno – spiega l’assessore all’Agricoltura Agnese Dogliani – la Fiera Zootecnica è stata spostata alla domenica mattina, mentre in precedenza si svolgeva il lunedì. La scelta si è rivelata corretta in quanto alla domenica il pubblico è decisamente maggiore. Si tratta di un momento importante in quanto vetrina di una delle nostre eccellenze, la carne bovina. Il nostro è un territorio anche a vocazione agricola e conoscere da vicino allevatori e animali non può che essere positivo per il consumatore attento, che esige qualità e filiera certificata. La Fiera è significativa però anche per gli addetti ai lavori che qui possono confrontarsi, vedere le macchine agricole più innovative, mettere in mostra i loro capi più belli».