Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. Le iniziative dell’Asl TO5 per il 28 aprile

La Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro del 2023 sarà celebrata il 28 aprile 2023 ed esplorerà il tema di un ambiente di lavoro sicuro e sano come principio e diritto fondamentale sul lavoro. Nel giugno 2022, la Conferenza internazionale del lavoro (ILC) ha deciso di includere “un ambiente di lavoro sicuro e sano” nel quadro dei principi e dei diritti fondamentali sul lavoro dell’ILO. In questa occasione, la Convenzione sulla sicurezza e la salute sul lavoro e la Convenzione sul quadro promozionale per la sicurezza e la salute sul lavoro sono state dichiarate convenzioni fondamentali. A seguito di questa decisione, tutti gli Stati membri, anche se non hanno ratificato le Convenzioni in questione, hanno l’obbligo, derivante dal fatto stesso di appartenere all’Organizzazione, di rispettare, promuovere e realizzare, in buona fede e in conformità alla Costituzione, i principi relativi ai diritti fondamentali oggetto di tali Convenzioni. Si stima che ogni giorno, 6.300 persone muoiano a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali — causando più di 2,3 milioni di morti all’anno. Gli incidenti che si verificano annualmente sul posto di lavoro sono 317 milioni, molti dei quali portano ad assenze prolungate dal lavoro per malattia. Il costo umano di queste tragedie quotidiane è enorme e l’onere economico causato dalle scarse pratiche di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro è stimato essere ogni anno nel 4 per cento del prodotto interno lordo mondiale.

 

ANDAMENTO DI INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI NEL TERRITORIO DELL’ASL TO5

In base ai dati disponibili relativi agli infortuni nel territorio dell’Asl TO5 (fonte dati INAIL anno 2021), è possibile osservare una costante diminuzione in termini assoluti. Tali eventi sono infatti passati da circa 1.800 nel 2011 a poco più di 1.250 nel 2021 con una flessione di circa il 30%. La diminuzione risulta maggiormente marcata per gli infortuni meno gravi (comportanti inabilità temporanea), che sono passati da 1.500 nel 2011 a poco più di 1.000 nel 2021. Anche gli eventi comportanti inabilità permanente, che nel 2011 si attestavano a poco meno di 250 casi, sono progressivamente diminuiti fino al 2021 (171 casi). L’ultimo anno osservato ha evidenziato una crescita degli infortuni mortali attestandosi a 4 casi. Nel 2020 si osserva un picco di infortuni registrati in occasione di lavoro, sul quale esercita l’influenza il numero di infortuni occorsi nel gruppo Sanità. Complessivamente gli infortuni dovuti al COVID-19 sono stati 1212 nel 2020 (circa il 58% del totale) e 196 nel 2021 (circa il 15% del totale). Per quanto concerne l’andamento nei singoli gruppi ATECO, limitando l’analisi a quelli maggiormente rappresentativi in termini occupazionali nel nostro territorio, è possibile osservare una netta riduzione degli infortuni gravi nei seguenti gruppi: Commercio, Sanità, Trasporto e magazzinaggio, Attività Manifatturiere e Costruzioni (rispettivamente del 56%, 30%, 27%, 23% e 17%). Il settore che nel 2021 ha registrato il maggior numero di infortuni gravi è quello delle Attività Manifatturiere con 88 eventi (33% del totale), seguito dalle Costruzioni con 43 eventi (16% del totale) e da Trasporto e magazzinaggio e Commercio, rispettivamente con 40 e 24 eventi (15% e 9% del totale).

Per quanto attiene alle malattie professionali è possibile evidenziare, da un lato, una netta diminuzione nel tempo delle patologie denunciate e, dall’altro, il riconoscimento da parte di INAIL solo di una parte minoritaria di queste. Per quanto riguarda il 2021, anno in cui delle 85 malattie professionali denunciate ne sarebbero state riconosciute solamente 20 da INAIL (poco più del 23%), il dato fornito va letto come provvisorio in quanto molti casi denunciati potrebbero non essere stati ancora definiti positivamente o negativamente.

In riferimento alle tipologie di malattie denunciate, spiccano le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico (41%) e le ipoacusie da rumore (22%), seguite dalle patologie tumorali (17%) e, a distanza, le malattie del sistema nervoso periferico (9%). Per quanto attiene le malattie professionali riconosciute da INAIL, si evidenziano, con una netta preponderanza, le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico (40%), seguite dalle malattie tumorali (30%) e dalle ipoacusie da rumore (25%); in ultimo si osservano le malattie del sistema nervoso periferico (5%).

 

PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

Il Piano Locale della Prevenzione (P.L.P.), espressione particolare dei più generali Piani Regionale e Nazionale (Ministero della Salute), prevede ideazione e la realizzazione di iniziative di promozione della salute rivolte alla popolazione generale e a quella lavorativa (non a caso si discute sovente di ambienti di vita e di lavoro). In questo senso le Aziende Sanitarie, che costituiscono la realtà più vicina al territorio, sono chiamate a fornire il loro contributo attraverso azioni specifiche volte, da un lato, a promuovere la salute nei suoi vari aspetti (stili di vita corretti) e, dall’altro, a cercare di modificare le abitudini non salutari degli assistiti. Ciò al fine di prevenire o, in subordine, di limitare gli effetti di patologie correlate nella popolazione interessata (abitudine al fumo, assunzione di alcool, alimentazione non corretta, sedentarietà ecc.). Uno dei setting di riferimento del Piano Locale è appunto rappresentato dai luoghi di lavoro, realtà che viene inserita nel Programma 3 – W.H.P. (Workplace Health Promotion) nel cui ambito, attraverso analisi preliminare dei bisogni dei lavoratori e della loro disponibilità a partecipare a iniziative mirate coerenti, vengono definite le strategie più significative da realizzare via via nel tempo a loro favore nel percorso progettuale.

A questo proposito nel corso del 2022 è proseguito un progetto di promozione della salute in co-partnership tra l’Asl TO5 ed un’azienda del comparto edile sita nel Comune di Carmagnola, progetto già avviato nel 2019 e che ha subìto un rallentamento a causa dell’emergenza Covid “ad ondate” che ha caratterizzato gli anni 2020 e 2021. Si è proceduto a testare la popolazione lavorativa aziendale in merito allo stato di salute del campione selezionato mediante la somministrazione di un questionario studiato ad hoc. In base ai risultati emersi, potranno essere messe a disposizione dei partecipanti varie opportunità, concepite per facilitare il recupero di stili di vita corretti, favorendo nel contempo l’abbandono di abitudini non salutari e rischiose per la salute, con particolare riferimento al fumo di tabacco e all’alimentazione non corretta (incluso l’eccessivo consumo di bevande alcoliche).

Inoltre, in riferimento alla promozione della salute dei luoghi di lavoro, gli SPRESAL del quadrante di Torino della Regione Piemonte (Asl Città di Torino, Asl TO3, Asl TO4, Asl TO5), in occasione della Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (43esima settimana dell’anno), hanno invitato Enti Paritetici, Associazioni di Categoria dei Datori di Lavoro e OOSS all’evento “Presentazione della rete Whp Piemonte” per illustrare, tra gli obiettivi e le azioni del Programma 3 del Piano Regionale della Prevenzione (PRP), il progetto, di prossimo avvio, della rete piemontese di promozione della salute nei luoghi di lavoro.