A MONTALDO SCARAMPI PRIMO APPUNTAMENTO CON “MEDITAZIONI IN MUSICA”
Montaldo Scarampi celebra in modo speciale e unico il mese di maggio, affidandosi al Signore con quattro meditazioni in musica. Il primo appuntamento è stato domenica scorsa al termine della S. Messa, nella chiesa Ssma Annunziata. L’evento è patrocinato dall’Ente Concerti Castello di Belveglio, con la collaborazione del comune e della pro loco. L’idea nasce dal maestro di musica e dalla corale di Montaldo che ha allietato la S. Messa, con ospite la brava soprano Bianca Sconfienza. La rassegna prosegue per altri tre appuntamenti fino al 28 maggio e si è aperta con musiche di Bach, proposte al violoncello dall’allievo del maestro, Simone Graziano. Il maestro ha spiegato l’importanza della storia della musica del compositore, che ha inventato la tecnica per violoncello. Abbinare una musica alla preghiera permette di favorire la concentrazione, grazie alle frequenze della musica, scegliendo brani rilassanti e meditativi. Si tratta di musica sacra, quindi di qualcosa di profondo e solenne che parla di Gesù in maniera positiva, sottolineando come esso sia la gioia della nostra anima. La partenza sono state le musiche di Bach, il più grande reappresentante del barocco tedesco. La sua produzione deriva da una profonda concezione religiosa, condraddistinta da una profonda ispirazione, frutto di una ricerca interiore. Considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica, le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. Nella sua vita fu polistrumentista, anche se era noto principalmente come organista, insegnante di musica e soprattutto compositore estremamente prolifico. Bach venne assunto come musicista di corte e in questo periodo entrò in conflitto col duca di Sassonia, che fece addirittura arrestare Bach, probabilmente a seguito di una accesa discussione in merito alla sua richiesta di congedo. Per tale motivo, Bach si trasferì e prese servizio come maestro di cappella e direttore della musica da camera. Le Sei suites per violoncello solo sono tra le più note e più virtuosistiche opere per violoncello e furono scritte fra il 1717 e il 1723. Il maestro ha spiegato che venivano affidate a strumenti della famiglia della viola da gamba in queste suites e al violoncello è affidata una parte da solo. Si può ritenere Bach un innovatore che favorisce il soppianto della viola da gamba, ma alcuni suppongono anche che sia probabile che Bach avrebbe fatto questo, perché si trovò in difficoltà nel dare parti virtuosistiche alla viola da gamba. Infatti il principe presso cui lavorava, era un gambista e suonava le opere di Bach, ma non era un particolare virtuoso, sicché potrebbe essere risultato difficile dare alla viola da gamba parti complicate, quindi Bach, non avendo la possibilità di scrivere parti complesse per la viola da gamba, avrebbe scritto opere più ambiziose per il violoncello. Oggi le suites costituiscono una delle più grandi opere per violoncello e domenica abbiamo assistito a una splendida interpretazione della 3a suite per violoncello solo, tanto da richiedere il bis ed è seguito il rinfresco offerto dalla pro loco.
Alessandra Gallo