Chieri. Di Freisa in Freisa, quel che è piaciuto e dove si deve fare meglio
Si tirano le prime somme dell’evento di Chieri dedicato al Freisa. L’edizione 2023 ha patito, a differenza dell’anno scorso, il tempo inclemente che ha costretto gli organizzatori a rinviare tutto di una settimana. Così, se il dato relativo al vino (6 mila degustazioni, 50 mila passaggi nel padiglione di Piazza Cavour) è in linea con le attese, non è stato all’altezza il contorno, con una Via Vittorio poco popolata di bancarelle (ancorchè assai trafficata di gente). E, a proposito di espositori, in una rassegna incentrata sul vino (e quindi sulle viti e le barbatelle), la presenza di ulivi e agrumi è apparsa poco in linea. Da pensarci, per il futuro. Al contrario molto positivo il coinvolgimento degli operatori commerciali del centro, per la prima volta non solo aperti ma presenti anche fuori dai rispettivi negozi con i loro prodotti. Apprezzate le mostre di pittori e fotografi, anche se un tema legato al territorio potrebbe essere il filo rosso per la prossima edizione.