CHIERI. OLTRE IL VIRTUOSISMO VIOLINISTICO –
La collaborazione con Toret Artist Manegement ha offerto un significativo e raffinato contributo alla stagione concertistica organizzata dalla Città di Chieri (Assessorato alla Cultura) con il patrocinio della Città Metropolitana Torino e partner Fideuram Private Banker. Il recital della prodigiosa violinista Clarissa Bevilacqua (foto) presso il Battistero del Duomo è il fedele specchio di quanto dichiarato tra gli obiettivi di Toret, ossia quello di promuovere costante e fervoroso sviluppo di circostanze ideali dove l’immaginazione possa anticipare l’esperienza. Scopo perfettamente centrato con il recital di questa violinista preceduto da un’introduzione storico-artistica di Roberto Toffanello che ha fatto scoprire alcuni particolari a coloro che già conoscevano il ciclo di affreschi di Guglielminetto Fantini.
Clarissa Bevilacqua, unica vincitrice italiana del Premio International Mozart Competion 2020 di Salisburgo., suona un prezioso strumento creato dal liutaio Zosimo Bergonzi (1748) dal suono chiaro, luminoso dove negli armonici del registro acuto correva qualcosa di personale in vibrazioni inconfondibili che si risolvevano in palpiti emozionali. Un concerto che ha travalicato i confini del virtuosismo grazie a una interprete che, oltre a padroneggiare una tecnica scontata, si è mostrata in grado di stendere una tavolozza di accenti dal forte impatto espressivo e di sofisticato virtuosismo nelle pagine di Kreisler, Yasaye, Read Thomas e J.S.Bach senza alcun compiacimento di natura narcisistica. Si è così venuta a creare un’empatia tra l’interprete e il suo strumento. Al talento non solo si comanda! Verrebbe da esclamare. Pubblico entusiasta, limitato a un centinaio di persone con molti esclusi che si sono limitati a un ascolto esterno al Battistero.
Un’esperienza a cui auguriamo un seguito in quanto Chieri non difetta certo di luoghi in cu arte, architettura e musica possano interagire in contesti suggestivi.
Edoardo Ferrati