Chieri. “Trascrizione figli di coppie omogenitoriali. Perchè ho votato contro”
“Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale la maggioranza continua a perseguire nella sua battaglia a favore della trascrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali o meglio di figli nati da un genitore e che vorrebbero venissero trascritti a nome dell’altro genitore con il quale non vi è alcun vincolo biologico. La maggioranza ha presentato un ordine del giorno che ha visto la mia ferma opposizione e il mio voto contrario. Prima di tutto ho cercato di fare chiarezza per quanto esposto nel testo, dove si parla troppo spesso, con superficialità, di diritti negati ai bambini. Ho spiegato a Sicchiero e la sua maggioranza che questi non sono diritti negati e tanto meno riguardano diritti dei minori. Piuttosto appaiono come richieste di un ristretto gruppo di individui che attraverso forme come l’utero in affitto ha, poi, la pretesa che tale pratica venga riconosciuta, di fatto, nel nostro paese dove la legge invece non la ammette. Inoltre non si comprende come il figlio/a registrato con un solo genitore debba soffrire di discriminazioni, quando in Italia esistono molti figli con un solo genitore e non sono certo svantaggiati o discriminati per questo. Se poi si parla di diritti negati ai bambini, sarebbe meglio occuparsi dei tanti minori sottratti ogni anno alle famiglie e ai genitori e dati in adozione e in affido, richiusi dentro centri diurni, separati da fratelli e sorelle. Per altro quando sento banalizzare il dibattito dicendo “che male c’è”, sarebbe da mettere in guardia ad aprire pratiche che legittimano adozioni, utero in affitto e simili, in un Paese dove tanti bambini vengono già sottratti alle famiglie di origine con motivazioni non gravi e spesso di natura economica, non vorrei che questo fenomeno si alimentasse, davvero, a discapito dei minori stessi e aumentando questo deplorevole business. Questi, a mio giudizio, sono diritti negati dei quali dovremmo occuparci. Ho anche ricordato ai rappresentanti del Partito Democratico che siedono in Consiglio come sia abbastanza ipocrita questa battaglia così intensa in questo momento in cui al Governo c’è il centrodestra, quando non più tardi di un anno fa e per molti anni era proprio il PD ad essere al governo e avevano tutta la possibilità di cambiare la legge, ma non lo hanno fatto. In conclusione, mi è parso utile richiamare al Sindaco e ai consiglieri la nostra veste di rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero far rispettare le leggi, invitandoli a desistere da registrazioni anagrafiche improprie che vedrebbero solo l’intervento della Procura, come accaduto a Padova, a cancellare simili provvedimenti e che in tal caso procederei io stessa ad oppormi.” Lo scrive in una nota Rachele Sacco – Consigliere Comunale Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale Insieme