PIEMONTE x CURIOSI. Statue Po e Dora a Torino, la storia delle fontane di piazza CLN
La storia delle statue raffiguranti il Po e la Dora a Torino, le due affascinanti fontane simbolo del capoluogo piemontese
La piccola e suggestiva Piazza CLN di Torino ospita due splendide statue raffiguranti il Po e la Dora. Ma qual è la loro storia? Concepita a metà degli Anni Trenta del Novecento, in pieno regime fascista, la piazza è frutto del progetto dell’architetto Marcello Piacentini, iconico esponente dello stile razionalista.
Le due sculture, invece, sono opera dell’artista Umberto Baglioni. Com’è noto a tutti, esse rappresentano simbolicamente i due fiumi. Il Po, a petto nudo, tiene alcune spighe di grano nella mano sinistra, mentre la Dora Riparia, raffigurata come una donna formosa, mostra un frutto nella mano destra. Si dice che nel progetto originale, invece delle due figure allegoriche, ci sarebbero dovute essere due statue ben diverse: una raffigurante Benito Mussolini e l’altra Vittorio Emanuele III.
Nelle sculture attuali si può ammirare la Dora, imprevedibile, irruente e operosa. Rappresenta il fiume al femminile ed è stata il cuore pulsante della nascita dell’industria torinese fin dal Settecento. Il Po, invece, rappresenta la parte maschile, con il suo lento scorrere, la navigabilità e la pesca. È il fiume delle passeggiate e dei festeggiamenti in grande stile.
La “Piazza delle Fontane”
Prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, questa piazza era generalmente chiamata dai Torinesi Piazza delle Fontane. Dopo il conflitto, ha assunto il nome attuale di CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). Nel 1987, le fontane smisero di funzionare a causa dell’usura della copertura della vasca e dell’impianto idrico. Tornarono in funzione nel 2005, dopo quasi venti anni di abbandono e incuria. Un’altra curiosità riguarda il regista Dario Argento, che nel 1975 ha girato alcune scene del film “Profondo Rosso” nella suggestiva Piazza CLN, attratto dal suo fascino metafisico.
Ilaria Rosella Pagliaro