A COSTIGLIOLE : PRESENTAZIONE CHIESA RESTAURATA DI SAN CARLO
A Costigliole, sul colle detto di Serramassone, nella località “Rovere dei Boschi”, presso un cascinale di proprietà della famiglia Risso, intorno al 1620 venne eretta una piccola chiesetta dedicata a San Carlo Borromeo, il santo arcivescovo di Milano canonizzato soltanto dieci anni prima. In questo primitivo oratorio, al quale erano adiacenti tre stanzette per abitazione di un eremita, si celebrava la sola messa festiva a beneficio degli abitanti della zona. Negli atti della visita pastorale del 1668 ci viene riferito come la chiesetta risultasse in ordine, intonacata ed imbiancata. Sull’unico altare, debitamente ornato, si trovava un’icona lignea con al centro una statua di San Carlo e, ai lati, quelle dei Santi Bovo e Defendente, protettori della campagna. Vi era, inoltre, un piccolo campanile, sul timpano della facciata, con una sola campana. Nel 1669 la chiesetta venne rialzata. Nel 1683 i borghigiani di San Carlo ottennero dal vescovo di Pavia il permesso d’ingrandire il proprio oratorio e i lavori furono terminati soltanto il 1697. Intervennero negli abbellimenti interni due pittori costigliolesi. Nel 1731, fu innalzato l’attuale altare maggiore, in stucco. La pala d’altare, rappresentante San Carlo in preghiera, è forse opera di Michele Antonio Milocco. Nel 1756 venne ricostruita l’adiacente casetta del cappellano. Nel 1907 il sacerdote costigliolese don Leonardo Risso donò una statua in gesso della Madonna Ausiliatrice, benedetta dal salesiano don Rua, successore di San Giovanni Bosco. Il sacro edificio fu restaurato con la decorazione del soffitto ad opera di Giuseppe Origlia di Settime. Dal 2007 al 2021 la chiesetta è stata oggetto di molteplici lavori di restauro favoriti dall’interessamento del Segretario di Stato Cardinale Angelo Sodano e dal Consigliere provinciale, poi Sindaco di Costigliole Enrico Cavallero. Gli interventi sono stati seguiti dall’architetto Fiorenzo Baldi e dal Comitato di restauro e sono stati possibili grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, del Gruppo Azione Locale – Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’umanità e di molti borghigiani. Sul crinale della collina che dal Carrobbio conduce a San Carlo sono presenti diverse ville signorili sette-ottocentesche e antiche cascine già di proprietà dei confeudatari Asinari e Verasis, come la cascina “Strada”, ora Cavallero, che fu degli Asinari fin dai primi anni del Seicento. Domenica 9 luglio dalle 16,30 ci sarà la presentazione e visita nella seicentesca chiesa, al termine del terzo lotto dei restauri. L’evento dal titolo di “Riscoprire una bellezza del territorio”, è organizzato dal Comitato per il restauro della chiesa e vede il patrocinio del Comune. Il restauro della chiesa, avviato nel 2007, ha interessato il tetto, gli intonaci, il pavimento, le opere artistiche e gli arredi. Ci sarà la presentazione del prossimo lotto di restauri. Dopo il saluto del sindaco, tra i primi promotori del restauro e socio fondatore del sodalizio, il presidente del Comitato don Pilotto ripercorrerà la storia della chiesa; il progettista ed i restauratori illustreranno le diverse fasi dei lavori eseguiti; ci sarà l’esibizione del coro Nostra Donna di Loreto di Costigliole e dellla corale Santa Caterina di Isola. Al termine “merenda sinoira” al circolo Anspi di San Carlo a cura dal Gruppo Storico Asinari.
Alessandra Gallo