PIEMONTE ARTE: DE-COLL’, SICCHIERO, UNIA, ACQUI, VENTURA, VEGLIO, SCARABOCCHI, FALLINI…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
IL CHIERESE DE-COLL IN MOSTRA ALBANO LAZIALE
A MONTECATINI LE INCISIONI DI MAURIZIO SICCHIERO
Mostra ’Acque di Toscana’. Con il chierese, Gianni Verna e tanti altri artisti al Tamerici.
Le opere andranno poi ad arricchire la collezione della galleria civica.
Accademici, cultori dell’incisione, provenienti da ogni parte d’Italia e non solo hanno dedicato un loro lavoro alle Terme di Toscana che sarà presentato in occasione della mostra “Acque di Toscana” che si tiene dal 22 giugno al 23 luglio alle Terme Tamerici ed organizzata dal Comune di Montecatini Terme in collaborazione con la Società Bibliografica Toscana ed il Rotary International. A fine mostra queste opere, già acquisite per donazione dall’Ente, andranno ad arricchire la cospicua collezione di grafica d’arte del Comune di Montecatini Terme all’interno della galleria civica Montecatini Contemporary Art. Fra gli artisti si segnalano: Carla Fusi – Docente di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Mario Gosso – già Docente di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo, Michela Mascarucci – Docente di Xilografia e Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte per altri indirizzi Accademia di Belle Arti di Venezia, Elena Monaco – già docente di Tecniche Pittoriche all’Istituto Europeo del Design, Aniello Scotto – docente di Tecnica dell’Incisione Calcografica all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Oltre a loro, altri specialisti della tecnica incisoria noti in Italia e all’estero, pluripremiati e presenti in collezioni pubbliche e private quali Maurizio Boiani, Maria Rosanna Cafolla, Luigi Casalino, Renato Coccia, Fabio Dotta, Federica Fiorenzani, Francesco Giordano, Paolo Graziani, Maria Antonietta Onida, Luisa Porporato, Roberto Rattazzi, il chierese Maurizio Sicchiero, Michele Stragliati e Gianni Verna, quest’ultimo allievo di Francesco Casorati, figlio del grande Felice, anch’egli presente nella collezione civica a riprova della profondità e della qualità che la sezione “grafica d’arte” del Mo.C.A. ha ormai chiaramente assunto. A chiudere questo elenco dove gli artisti di nascita e formazione piemontese primeggiano, una delegazione di incisori ungheresi, a sottolineare la grande tradizione della grafica d’arte dei paesi dell’Europa centro-orientale formata da Tamas Havasi, Erzsèbet Palasti e Peter Urmos.
CUNEO. “ANIMA MUNDI” DI SERGIO UNIA
ACQUI. REVOLUTION CULTURE
2a edizione – 2023, dal 01 Luglio al 26 Agosto
Un grande progetto, una combinazione vincente che unisce musica, arte, performance, enogastronomia ed educazione ambientale in una programmazione estiva ricca e frizzante: Revolution Culture 2023 annuncia il suo ritorno, dopo il successo riscosso nell’estate 2022.
Programma Revolution Culture 2023:
1 LUGLIO – CORSO ITALIA/PIAZZA ITALIA
Ore 20:00 Grande evento inaugurale epresentazione del nuovo festival 2023
Ore 21:00 Concerto ROCOE &BODY HEAT
28 LUGLIO – CORSO VIGANO’
Ore 20:00 Dibattito intitolato: ”Testimoniamo la Sostenibilità” a cura di: Le 2 Pervinche/Castello di Tassarolo/ZafZaf Zafferano
Ore 21:00 Dj Set by Forger
29 LUGLIO – PIAZZA DELLA BOLLENTE
Ore 20:00 Dibattito intitolato: “Ama la Natura – Sostenibilità degli ecosistemi” a cura di: Fondazione Capellino e ASD La Ventura
Ore 21:00 Concerto Westfalia
4 AGOSTO – CORSO VIGANO’
Ore 20:00 Dibattito intitolato: “Testimoniamo la Sostenibilità” a cura di: Tenuta
Antica/Le Moire/PoderiZunino
Ore 21:00 Dj set by Soul Saver
5 AGOSTO – PIAZZA DELLA BOLLENTE
Ore 20:00Dibattito intitolato: “Pensa come mangi – Cibo e cambiamento culturale” a cura di: Consorzio Robiola di Roccaverano/Robin
Ore 21:00 ConcertoIndianizer
11 AGOSTO – CORSO VIGANO’
Ore 20:00 Dibattito intitolato: “Testimoniamo la Sostenibilità” a cura di: La Collina degli Amici/San Lorenzo/Giaminardi
Ore 21:00 Dj set byShama
12 AGOSTO – PIAZZA DELLA BOLLENTE
Ore 20:00Dibattito intitolato: “I tuoi soldi fanno la differenza – Modelli economici di sostenibilità territoriale” a cura di: G.A.L. Borba
Ore 21:00 Concerto Lo Straniero
18 AGOSTO – CORSO VIGANO’
Ore 20:00 Dibattito intitolato: “Testimoniamo la Sostenibilità” a cura di: Bricco della Croce/I Versanti/Pan – Elisa Mascetti
Ore 21.00 Dj set by Krist
19 AGOSTO – PIAZZA DELLA BOLLENTE
Ore 20:00Dibattito intitolato: “Il tempo è cambiato – Negazionismo climatico e fake news” a cura di: Cartoonia APS
Ore 21:00 Concerto TheMorbelli
25 AGOSTO – CORSO VIGANO’
Ore 20:00 Dibattito intitolato: “Testimoniamo la Sostenibilità” a cura di: Alparosa di Mattia Astengo/Torelli Vini/La Luna di Miele
Ore 21:00 Dj set by Aakira
26 AGOSTO – PIAZZA DELLA BOLLENTE
Ore 20:00Dibattito intitolato: “Ci vorrebbe un miracolo – Lavoro e imprese sostenibili” a cura di: Impressioni Grafiche scs ONLUS – Visgel
Ore 21:00 Concerto Jazz RapsodyCollective
UNA SCULTURA DI NINO VENTURA AL MUSEO DI PORTOFINO
Il Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’aperto – presieduto da Daniele Crippa e curato da Serena Mormino, in collaborazione con AMARTE – è in un continuo e importante arricchimento, e l’opera di Ventura – dopo essere stata esposta per tutto il mese di giugno nel Porticciolo del Borgo – sarà collocata all’interno del Museo accanto ai capolavori di celebri artisti quali Ceccobelli, Depero, Fontana, Guttuso, Pomodoro, Rotella e Vigo, solo per citare alcuni le cui opere sono conservate all’interno di questo prezioso scrigno di arte e natura.
L’installazione in bronzo è una delle sculture impulsive e dal sapore fiabesco tipiche dell’artista, che affascinano e contagiano il grande pubblico: “Essere trasportati in un mondo fatato, il potere ritornare in quel credo che da bimbi ci permetteva di sognare interloquendo con animali fantastici, è l’esperienza che ci viene offerta dall’opera di Nino Ventura – dichiara il Presidente Daniele Crippa – i suoi Tre Pesci ci riportano indietro nel tempo, regalandoci la felicità che era nei nostri occhi carichi di stupore davanti ai personaggi delle fiabe da noi tanto amati. Grazie a questo artista riusciamo seppure per poco a ritornare a credere in un modo migliore.”
Tre Pesci nasce nel 2010 dalla seconda fusione dei diciotto pesci che l’artista realizzò nel 2008 per la Fontana di Fuenlabrada a Madrid in Spagna. La bellezza e la grandiosità dell’opera madrilena, ha spinto Nino Ventura a riprodurre un particolare della stessa di soli tre elementi.
Realizzata con l’antica tecnica etrusca della cera persa, misura dai 1,70 fino ai 2,10 metri di altezza e ha una base di oltre 2 metri. Essa ben rappresenta tutta la sua poetica, il cui fil rouge collega la sua produzione all’acqua e alle sue creature, temi alla base della ricca e geniale creatività dell’artista.
ALBA. SERGIO VEGLIO, IN PUNTA DI PENNELLO
A NOVARA, 15-17 SETTEMBRE, LA 6^ EDIZIONE DI SCARABOCCHI. IL MIO PRIMO FESTIVAL
Scarabocchi guarda, immagina, ricorda tra i segni di Italo Calvino
Anna Foglietta inaugura Guardare, immaginare, ricordare
Guardare, immaginare, ricordare. Chi usa la curiosità guardando il mondo sviluppa la fantasia nel raccontarlo; la capacità di immaginazione costruisce la memoria e il ricordo. Scarabocchi. Il mio primo festival, dedica la sua 6. edizione al Guardare, immaginare, ricordare: da venerdì 15 a domenica 17 settembre, Novara ospita il festival dedicato a Italo Calvino, nel centenario della nascita. Calvino ha cominciato come disegnatore, inviando alcune tavole con parole al giornale satirico «Bertoldo» nel 1940 e ha conservato un’attenzione particolare agli aspetti visivi in tutta la sua opera, sia in quella narrativa che in quella saggistica. Per questa ragione la 6. edizione di Scarabocchi è dedicata a lui e numerosi sono gli incontri e i laboratori proposti, dalla trilogia araldica, a Il castello dei destini incrociati a Palomar e Le città invisibili. Il disegno, la fotografia, l’immaginazione e la memoria sono i fili conduttori di un’edizione ricca che coinvolge, come da tradizione del festival, grandi e piccoli. L’inaugurazione di Scarabocchi, progetto della Fondazione Circolo dei lettori e Doppiozero, è in programma la sera del 15 settembre al Castello Sforzesco negli spazi della sede novarese del Circolo dei lettori: è Anna Foglietta, attrice e fondatrice della Onlus Every Child is my Child, con un reading tratto da opere di Italo Calvino dal titolo Alle volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane ad aprire il festival dedicato al segno più primordiale e istintivo.
«Nell’anno in cui le notizie legate all’Intelligenza Artificiale hanno impresso nell’immaginario collettivo timori (o entusiasmi) per un futuro distopico sempre più vicino, l’idea di dedicare un festival al disegno e alla scrittura torna di grande attualità. Per quanto le macchine ci stiano superando, come già notava Italo Calvino nel 1967 nella sua conferenza Cibernetica e fantasmi – nel 2023 cade il centenario della sua nascita –, torna di converso decisivo il nesso mano/cervello che ha guidato per migliaia e migliaia di anni lo sviluppo dell’Homo sapiens. Scarabocchi. Il mio primo festival è un momento d’incontro, di riflessione e di sperimentazione di quanto siano potenti i nostri arti superiori e di come la forma espressiva legata al disegno, compreso quello non normato dello scarabocchio, riesca ad esprimere qualcosa di noi che il linguaggio non riesce sempre a rendere. Un luogo d’incontro tra generazioni diverse, tra genitori e figlio, luogo di divertimento e di continua scoperta» racconta Marco Belpoliti, direttore artistico di Scarabocchi.
Quest’anno cade il centenario della nascita di Italo Calvino, uno degli scrittori più conosciuti e amati dai lettori di tutto il mondo, non solo adulti, ma anche e soprattutto ragazzi. La sua trilogia araldica – Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente – sin dagli anni Cinquanta è letta nelle scuole da un pubblico molto ampio di studenti. Per non parlare di Marcovaldo, personaggio che i bambini incontrano alle elementari e che li accompagna per un tratto importante della loro iniziazione alla lettura. Scarabocchi, un festival nel quale convivono bambini e bambine, ragazzi e ragazze con i grandi, parte da Calvino per guardare, immaginare, raccontare.
Il programma completo sarà disponibile a partire dal 25 luglio, su scarabocchifestival.it.
I biglietti dell’inaugurazione Alle volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane con Anna Foglietta sono disponibili a questo link
L’inaugurazione sarà nella Sala delle Vetrate, al Castello Visconteo Sforzesco di Novara venerdì 15 settembre 2023 alle ore 21:00.
M.A.O. :PERFORMANCE DI SILVIA CALDERONI + ILENIA CALEO
dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962)
venerdì 7 luglio 2023 ore 19
MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Il MAO è lieto di ospitare venerdì 7 luglio alle ore 19 la performance thefutureisNOW? #4, di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo.
ThefutureisNOW? prende avvio dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962), durante la quale l’artista immerse i capelli in un secchio di inchiostro di china e procedette a tracciare una linea, spostandosi carponi sul pavimento, lasciando poi l’opera aperta a chiunque volesse riprodurla.
Calderoni e Caleo partono da qui, dal gesto corporeo e dalla sostanza liquida, per tradurre la performance di Paik in indicazioni precise che prevedono un lavoro sulla materia, sulla traccia (e sulle tracce), sul corpo nella sua presenza e nella sua dinamica fisica, e infine sulla durata, intesa come temporalità concreta che si esaurisce e si consuma.
Il reenactment dell’azione performativa di Nam June Paik diventa cerimonia rituale, un gesto interpretato dalle due artiste in forma di scrittura vivente, fatta di liquidi vivi, di bioluminescenza, di corpi-batteri, di bioscritture, di tracce che talvolta, come accade con le sostanze inquinanti, tossiche e corrosive, sono destinate a permanere e a lasciare segni visibili.
La performance che Silvia Calderoni e Ilenia Caleo proporranno al MAO rilegge le precedenti versioni dell’azione presentate fra gli altri a Pirelli Hangar Bicocca, Milano, e a Gaswork, Londra, ed è un’anticipazione di quanto le artiste porteranno a Shanghai in occasione della tappa cinese del progetto Flu水o (Fluxo).
Ingresso 5€. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del museo e su Ticketone (con prevendita +1€).
BIO
Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2018 sono docenti allo IUAV di Venezia. Nel 2019, danno vita a KISS, spettacolo con 23 performer. Per la Queering Platform di Hong Kong curano il progetto nomade SO IT IS. Nel 2022 realizzano l’installazione Pick Pocket Paradise per il Castello di Rivoli – Museo di arte contemporanea (Torino). Sono advisor al Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023.
Silvia Calderoni è attrice, performer e autrice. Si forma artisticamente con il Teatro della Valdoca e dal 2006 fa parte della compagnia Motus. Al cinema è protagonista di La leggenda di Kaspar Hauser (2012) di Davide Manuli e Moonbird2 (2022) di Rä Di Martino. Dal 2023 è consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe e forme del lavoro culturale. Lavora come dramaturg, ha pubblicato: Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista (2021); In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979 (2021). Attivista nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena dei centri sociali.
ALESSANDRIA. MOSTRA DI MARIO FALLINI “IL TEMA DELL’ESAME”
La mostra “Il tema dell’esame”di Mario Fallini sarà inaugurata venerdì 7 luglio 2023, alle ore 17, nelle Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, a cura della Biblioteca Civica in collaborazione con la Società di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti e l’Azienda Costruire Insieme.
Mario Fallini realizza un calligramma di grande efficacia, nel quale il tema di maturità di Umberto Eco diventa un ritratto indimenticabile e unico del grande intellettuale alessandrino. Non si tratta però solo di un esercizio di straordinaria abilità ma di un dialogo attraverso il tempo tra i due, all’insegna del gioco. D’altra parte l’ironia è sempre stata una caratteristica comune a entrambi.
All’inaugurazione della Biblioteca Civica venne presentata a Umberto Eco l’opera omonima che Fallini aveva tratto dal celebre romanzo ‘Il nome della rosa’, realizzata a china su carta, in cui riproduceva l’opera di Eco così come nel romanzo il copista trascrive il testo; nella presentazione si precisava che il lavoro paradossalmente poteva essere considerato ‘l’originale’, in quanto unico manoscritto dal momento in cui lo scrittore si era avvalso di un personal computer. Con la sua consueta bonaria ironia, Eco aveva fatto notare che aveva usato nella prima parte del suo scritto la macchina da scrivere per adottare in seguito il computer, notazione a cui Fallini risponde anni dopo utilizzando le parole scritte a penna dal professore per realizzarne il ritratto con il testo originale del tema di maturità al tempo in cui il celebre semiologo era studente al Liceo Classico di Alessandria, oggi a lui intitolato.
In questa mostra viene esposto anche il testo stesso, già pubblicato nel volume ” Sulle spalle di Umberto : testimonianze alessandrine di/su/per Umberto Eco / a cura di Gian Luigi Ferraris, Sylvia Martinotti, Guido Ratti. – Alessandria : dell’Orso, 2019″ , che consente di verificare senza ombra di dubbio la corrispondenza dei due testi.
Così, a distanza di anni, Fallini risponde all’errore simpaticamente rilevato da Eco nel testo di presentazione della sua precedente opera. Un gioco quindi ma che, come sempre in Fallini, ha alla propria base una riflessione sull’arte, sulla scrittura, sulla imitazione e sulla trasmissione del sapere. Da qui il significato delle altre quattro opere esposte nella mostra, tutte dedicate al tema della riproduzione e della scrittura. In particolare, la figura femminile che rappresenta allegoricamente l’Imitazione, tratta da un volume del XVII secolo, ‘Iconologia’ di Cesare Ripa Perugino. Questo stesso libro è in mostra, tratto dalle collezioni storiche della Biblioteca Civica ‘Francesca Calvo’, in due copie, rispettivamente del 1613 e del 1645. E qui si chiude il cerchio di questo gioco a distanza con Umberto Eco, grande bibliofilo: l’esposizione dell’‘Iconologia’ e la stessa scelta di allestire la mostra nelle sale storiche della ‘Francesca Calvo’ possono essere considerate un omaggio alla grande passione del professore per il libro antico.
L’esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino a venerdì 1 settembre 2023 e sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche al pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00; prevista una chiusura da lunedì 14 a venerdì 18 agosto.
MOSTRA “OPEN SPACE | FINCHÉ SI AVRANNO PASSIONI”
Palazzo Ferrero, Corso del Piazzo 25
venerdì 7 luglio 2023 alle ore 18.30 inaugurazione della mostra
La mostra esporrà le opere di Laura Giardino, Maura Banfo, Luca Gilli,
Pierluigi Fresia, Naomi Gilon, Matteo Gatti
Mostra ospite: Trionfi di Chiara Negro
Apertura al pubblico: da sabato 8 luglio a domenica 10 settembre 2023
Palazzo Ferrero – Corso del Piazzo, 25 a Biella
Orari: sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19
Biglietto: intero 5 euro, ridotto 3 euro, gratuito
Per informazioni: info@palazzoferrero.it – +39 388 5647455
“Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo.
Cesare Pavese” Partiamo da una frase di Cesare Pavese ne Il mestiere di vivere, da usare come una filigrana di riferimento per l’intera mostra: la passione è un motore che stimola sempre nuove scoperte e offre lo slancio per aprirsi alla conoscenza del mondo. La mostra unisce artisti che sono seguiti e sostenuti da importanti gallerie d’arte contemporanea: i loro nomi sono il risultato di un lungo e certosino lavoro di scouting, di ricerca. L’artista vive sempre un suo peculiare percorso formativo e di lavoro, che in generale implica da un lato solitudine nella fase di ideazione e creazione, e dall’altro condivisione e incontro con il gallerista che ne veicola il rapporto con il pubblico, attraverso mostre, progetti e fiere dedicate.
Ci fa piacere in questa occasione pensare che non siano solo gli artisti a essere in mostra, ma anche la passione dei loro galleristi e dei curatori a essere il propulsore per quanto avrete l’opportunità di vedere esposto.
Il nostro compito è stato quello di creare un flusso organico e dialogante che potesse attraverso un percorso coerente, far emergere questa volontà, una attenzione al segno che in ogni proposta curatoriale e artistica fornisce una tessera di un insieme, un percorso esteticamente organico, che nel suo complesso propone un discorso, un percorso unico.
I QUADRI DI ROBERTO DE WAN IN MOSTRA IN BRIANZA
Mercoledì 5 luglio alle ore 20,30 il gallerista Antonino Petralia inaugura, nel cuore della Brianza, il suo nuovo spazio artistico privato. Il “Quadrimensionale” debutta con un’esposizione dedicata ai quadri di Roberto De Wan, molti dei quali recentemente esposti alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, alla galleria d’arte contemporanea Lattuada di Milano e a Palazzo Cusani in Brera. La personale di De Wan si arricchisce grazie alla presenza delle opere di Andy Warhol, Claudio Cionini, Gisella De Chavez, Antonio D’Antini, Marisa Falbo, Fabio Calvetti, Simona Zecca e Andrea Petralia ivi esposte fino ad agosto. La vernice del nuovo spazio – una superficie di 200 metri quadri in via Garibaldi 31 a Desio – si intitola “Artisti e galleristi” e sottolinea l’importanza del rapporto fra organizzatore ed ospite, in questo caso Petralia e De Wan. Entrambi ricoprono infatti un ruolo fondamentale, il primo come esperto collezionista e il secondo come rinnovatore culturale, impegnati a promuovere l’interpretazione dell’arte nei suoi significati più reconditi e profondi. Ciò avviene attraverso l’applicazione di un nuovo concetto del tempo. Con particolare attenzione all’argomento, parecchio hanno già scritto su Roberto De Wan insigni critici come Rolando Bellini, Francesca Bellola e soprattutto Angelo Mistrangelo. Ma la sua partecipazione al progetto “Quadrimensionale” lo connota ulteriormente. Come il suo promotore Antonino Petralia infatti, si distingue per un approccio davvero innovativo all’arte, rendendola maggiormente comprensibile ed accessibile nella vita quotidiana. Con la nuova apertura dunque, il “Quadrimensionale” si propone di diventare riferimento degli appassionati del settore offrendo un ambiente stimolante per il migliore apprezzamento di tutte le sue opere.
Info 3298679791