Chieri- MUSICISTI ITALIANI IN GIRO PER L’EUROPA-
Secondo concerto di “Musica in corte” alla chiesa di San Filippo con la presenza di un narratore che commenta e illustra le musiche in programma. Il titolo “Italiani viaggiatori d’Europa e un intruso” propone Giardini, Boccherini e Ricci che viaggiarono a lungo nel nostro continente dalla Spagna all’Inghilterra, dalla Francia alla Germania fino alla lontana Russia dove ebbero successo come virtuosi-compositori.
Il torinese Felice Giardini (1716-1796) , anche noto con il cognome di Degiardino, dapprima venne inviato dal padre come cantore presso la cappella del Duomo milanese, completò gli studi a Torino con G.B.Somis.
Decise di dedicarsi alla carriera di violinista che lo portò ad esibirsi nelle principali città europee, attivo soprattutto a Londra, dopo una permanenza a San Pietroburgo morì a Mosca in una condizione di estrema povertà. Compositore prolifico scrisse musica per tutti i generi musicali in voga nella sua epoca. Tuttavia, il suo principale ambito fu quello della musica strumentale. Si focalizzò soprattutto nel genere del Trio per violino, viola e violoncello, forma nuova per quei tempi e praticamente iniziata da Haydn. Il Trio n. 4 in do maggiore fa parte di un gruppo di sei lavori dell’op. 20 dedicati a Monsieur Folquier de la Bastide membro parlamento di Tolosa e pubblicati nel 1788. Qui il cosiddetto stile galante si combina con gli elementi tipici del medio classicismo per esempio J.Ch. Bachi o Stamitz.
Anche il lucchese Luigi Boccherini (1743-1805) peregrinò per l’Europa: già a quattrodici anni lo troviamo a Vienna dove si fece notare. Tornato a Lucca fondò con i violinisti Manfredi, Nardinii e il violista Cambini, il primo quartetto stabile di si abbia notizia. Prestò servizio presso alcune famiglie dell’aristocrazia spagnola spazzata via dalle truppe francesi di Luciano Bonaparte. Non trovò più una occupazione stabile. Vittima di tempi incerti, trascorse gli ultimi anni nella miseria più nera. , afflitto anche d una malattia circolatoria, dalla scomparsa delle tre figlie e della seconda moglie. Si attribuiscono a Boccherini 486 lavori che sollevarono anche l’ammirazione di Haydn e Mozart. Scrisse molta musica da camera di grande originalità di stile che denota una particolare facilità melodica e una tendenza verso l’effusione lirica.. In questo campo ha lasciato un’impronta come dimostra il Trio II in sol maggiore op 47, proposto nell’odierno concerto. .dove accenti e sviluppi inediti vengono colti nella loro dialettica strumentale.
Il meno noto dei nomi proposti è quello di Francesco Pasquale Ricci, nato a Como nel 1732, ordinato sacerdote diventò maestro di cappella presso il Duomo della città natale. Viaggiò a lungo in Francia, Austria, Inghilterra. Si stabilì a L’Aja, centro dell’editoria musicale. Svolse un importante ruolo di collegamento tra Olanda e Italia , facendo conoscere la musica e la letteratura del nostro paese. Concluse la sue esistenza a Loveno di Menaggio sul lago di Como. Musicista illuminato e docente dal cui catalogo viene eseguito il Trio n. 6 in si bemolle maggiore op. 10. L’intruso, infine Mozart, altro instancabile viaggiatore, con Largo e Fuga dalla Sonata Seconda BWV 526 per organo di J.S. Bach. Il Furibondo String Trio, nato nel 2012 a Milano,, il cui nome è ispirato all’aggettivo con cui Giuseppe Tartini definì lo stile esecutivo del grande violinista Francesco Geminiani. Attivo in Italia è all’estero il Trio ben presto si è attesstato su posizioni d’eccellenza nel panorama internazionale, non solo per bravura tecnica, ma per il modo con il quale interpreta la musica in un approccio vitalistico che ha davvero del sorprendente.
“Musica in corte”, giovedì 13 luglio, chiesa San Filippo, ore 21.00
Italiani viaggiatori in Europa e un intruso
Il Furibondo String Trio: Liana Mosca (violino), Gianni De Rosa (viola) . Marcello Scandelli (violoncello)
Musiche di Giardini, Boccherini, Ricci, Mozart
Ingresso: euro 8 (intero), euro 5 (over 70), gratuito (sotto i 12 anni)-