ECCO “TERRE DA TASTÉ” – DISTRETTO DEL CIBO PINEROLESE
Firmato a Pinerolo il piano e l’accordo del Distretto del Cibo Pinerolese. Coinvolti 15 comuni del Pinerolese, con Città Metropolitana di Torino, Diocesi di Pinerolo e Diaconia Valdese. Obiettivi: valorizzazione del territorio, tutela della redditività delle aziende, incremento della resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici.
Al Circolo Sociale di Pinerolo (TO) venerdì 28 luglio si sono ritrovati i rappresentanti dei quindici comuni che compongono “Terre da tasté – Distretto del cibo pinerolese”, per firmare accordo e piano di attività della costituenda associazione. Alla firma dell’accordo seguirà l’invio alla Regione Piemonte di tutta la documentazione per ottenere il riconoscimento e formalizzare la costituzione dell’associazione. Successivamente – si ipotizza a settembre – avverrà l’iscrizione del distretto sul registro nazionale dei distretti del cibo.
Terre da tasté – Distretto del Cibo Pinerolese include quindici Comuni della Provincia di Torino: oltre a Pinerolo, comune capofila, anche Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Piscina, Scalenghe, Vigone, Villafranca Piemonte. Un territorio pari a circa 400 km quadrati, che si caratterizza per la presenza di un buon numero di prodotti a marchio qualità: DOC, IGP, o riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). A questi si affianca un numero di produzioni di rilevanza locale, che definiscono aspetti identitari del territorio: Pinerolese DOC (vino), Mela rossa Cuneo (IGP), Tomino del Talucco, Seirass (Sairass) di latte o Ricotta piemontese, Pasta di meliga, Mele del Piemonte, Mustardela, Genepy.
Frutto di un processo di progettazione partecipata cominciato a dicembre 2022 con numerosi tavoli di lavoro tra i comuni coinvolti, il Piano di Terre da Tastè – Distretto del Cibo Pinerolese si articola in diversi obiettivi da raggiungere nell’arco di un triennio: la promozione dei principi delle pratiche a basso impatto ambientale per la gestione sostenibile e duratura delle risorse naturali, la valorizzazione del territorio, la tutela della redditività delle aziende e l’incremento della resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Come indicato da Davide Murgese di Seacoop, che ha redatto il documento: “Il piano del distretto ha una durata triennale e mette a sistema il capitale naturale, inteso come qualcosa di funzionale e sinergico al territorio e alle produzioni agricole, il capitale produttivo cioè tutte le aziende, il capitale umano con le persone che lavorano nelle aziende e il capitale sociale cioè il tessuto socio economico in cui operano le aziende e si sviluppano le filiere agroalimentari”. Particolare attenzione è stata data alla transizione ecologica vista come un’opportunità da cogliere per l’innovazione e l’attivazione di nuove filiere. Per Murgese; “Il cambiamento climatico richiede capacità di adattarsi alle nuove condizioni per garantire la redditività dell’azienda e la vivibilità dei territori e questo può essere fatto attraverso la formazione, l’innovazione, favorendo il ricambio generazionale e attivando reti e percorsi di collaborazione per massimizzare la resa degli investimenti e ridurre l’impatto sui bilanci aziendali”.
Per Francesca Costarelli, Assessora alle attività produttive e vice sindaca di Pinerolo: “Alla base del piano di distretto c’è stato un gande lavoro di tessitura finalizzato a unire il pinerolese; un territorio che presenta ben nove sistemi di paesaggio e che il distretto vuole andare a raccontare, valorizzare e se possibile sostenere, attraendo dei finanziamenti regionali. Il cibo è quello che caratterizza il territorio, un cibo sano e buono, prodotto da un totale di 1420 aziende di cui il 41% legato all’allevamento. Sebbene le aziende under 25 siano solo il 13%, la presenza in sala di molti giovani testimonia che, malgrado le difficoltà di ricambio generazionale nei settori di agricoltura e allevamento, c’è bisogno di innovare, fare rete e collaborare”.
Per Sonia Cambursano, Città Metropolitana di Torino: “La transizione ecologica rappresenta oggi una grande sfida per il mondo agricolo. Come istituzioni desideriamo essere a fianco delle realtà produttive e ringrazio davvero il territorio pinerolese che ha dimostrato di saper lavorare in sinergia”.
Terre da Tastè – Distretto del Cibo Pinerolese avrà tra i propri obiettivi la promozione del territorio, attraverso le produzioni e in sinergia con il sistema culturale e turistico. Per Marcella Gaspardone, TurismoTorino e Provincia: “La valorizzazione delle aziende agricole passa anche attraverso turismo: crediamo nel progetto di distretto e siamo certi che il lavoro in sinergia tra attori del territorio sia centrale. Sappiamo che i turisti desiderano conoscere in maniera sempre più approfondita quali sono le radici del territorio, assaggiarle, degustarle. E il produttore agricolo è un eccellente ambasciatore, al quale desideriamo dare il nostro supporto”.
Per Sergio Paschetta, Sindaco di Cavour : “La spinta del Comune di Cavour per la costituzione del Distretto è stata forte ed è partita ben due anni fa quando abbiamo capito che era necessario andare oltre i campanilismi e aprire la collaborazione con un territorio più ampio. Desidero ringraziare anche la Regione Piemonte che ci ha indirizzato su questa strada confermando la bontà del percorso, sul quale potranno essere stanziate risorse nel prossimo futuro”.
Il Distretto del Cibo Pinerolese per Luca Salvai, Sindaco di Pinerolo “Potrà rappresentare un vero e proprio laboratorio, utile per affrontare alcuni temi, dal rapporto diretto tra produttore e consumatore, alla possibilità di vendere un prodotto di qualità nella media o grande distribuzione, fino ad aiutare la produzioni ad affrontare il cambiamento climatico. Se riuscirà a proporre delle strategie capaci di dare risposta a queste tematiche, il Distretto potrà diventare un motore di sviluppo per il territorio e per le tante aziende agricole che lo compongono”.
Le aziende che desiderano aderire a “Terre da tasté – Distretto del cibo pinerolese” potranno firmare l’accordo dal 31 luglio al 7 agosto presso il Comune di Pinerolo e successivamente negli altri Comuni aderenti.
“Terre da tasté – Distretto del cibo pinerolese”
Comune capofila: Pinerolo Comuni promotori: Cavour, Cercenasco, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Vigone, Hanno aderito: Buriasco, Campiglione Fenile, Cantalupa, Cumiana, Frossasco, Garzigliana, Macello, Osasco, Piscina, Diocesi di Pinerolo, Diaconia Valdese