Carmagnola. Al pronto soccorso dell’ospedale la brutta esperienza di una donna di 40 anni
Il medico la dimette senza diagnosi nonostante il dolore. Ma a Moncalieri è una storia diversa…
Ha suscitato alcune centinaia di commenti e molte decine di condivisioni su un gruppo social di Carmagnola, il post che una signora carmagnolese ha pubblicato per raccontare la sua brutta avventura al pronto soccorso dell’ospedale di Carmagnola lo scorso 13 agosto. Una avventura che poi, fortunatamente, passando da un altro ospedale della stessa asl To 5, quello di Moncalieri, non ha avuto conseguenze negative per l’interessata. Scrive la signora carmagnolese: “Una donna di 40 anni si reca in ospedale con un disturbo intenso e in costante aumento. Sintomi ben descritti sia in accettazione , sia al medico di turno. La donna è visibilmente preoccupata e espone i suoi dubbi e le sue paure. Il dottore di turno non la visita nemmeno, una rapida occhiata, non si alza nemmeno dalla sedia. Dice che non ci sono segni evidenti sulla parte interessata e quindi nessuna malattia. La donna presenta dolore , bruciore, formicolio e scarsa sensibilità sulla parte sinistra del viso, Ma siccome non ci sono bolle o macchie il medico ritiene opportuno non visitarla nemmeno…. Fa fare un antistaminico dose intramuscolare… tutto ciò senza mai guardarla ne alzarsi dalla sedia. La donna ,sempre più preoccupata e dolorante, chiede cosa le stia succedendo e fa una domanda , forse stupida , ma dettata dalla sua paura e preoccupazione “ma Dottore il bruciore sta aumentando e sta scendendo sul petto… cosa devo fare?” Risponde il dottore con un tono sarcastico quasi, passatemi il termine “ sfottendo “ la donna “eeee signora se scende scende….”. Incredula “scusi???” “Signora se scende e si verificano sfoghi si vedrà, lei chiamerà il suo Dottore e si vedrà ora può andare a casa!! “Ma il bruciore è tanto dottore, quindi lei mi dice di andare a casa e chiamare il mio dottore domani??? “ “Si, faccia così sicuramente il suo Dottore avrà delle idee migliori o diverse dalle mie”. La donna incredula insiste “ ma dottore non posso andare a casa così… brucia… non credo di riuscire a dormire … lo spero ma…” “Signora vada… buona notte!” La donna se ne va, senza nessuna analisi del sangue, nessuna visita, solo presi i parametri e misurata la temperatura. Il dottore concludendo dice anche che non riesce a chiudere la pratica per le dimissioni perché i sintomi non corrispondono a nulla. Sempre più incredula la donna rimane in silenzio e se ne va. Il dolore persiste, anzi sta aumentando. La donna si fa accompagnare all’ospedale di Moncalieri… Tra l’incredulità generale, descritti i sintomi , subito immediatamente ordinano una TAC e esami del sangue…la faccio breve … la diagnosi è di PARALISI PERIFERICA DEL VII NERVO DEL VISO A SINISTRA. Per fortuna la donna non ha ascoltato il medico di Carmagnola e non è andata a casa. Non è la trama di un film ma è quello che mi è successo ieri sera… ora ditemi cosa dovrei fare, oltre ad essere stata derisa, presa in giro con battutine ecc… è stata messa a rischio la mia salute. Ci metto la faccia perché credo che quello che mi è successo sia veramente grave, per fortuna la mia situazione sanitaria non era al limite…ma ad un altro cosa sarebbe successo?”
Come prevedibile, il post ha avuto numerosi commenti. “Porti il referto di dimissioni dall’ospedale di Carmagnola e il referto di Moncalieri dai carabinieri e sporga denuncia”, ha scritto qualcuno solidarizzando in pieno con la donna. Ma anche reazioni più pacate: “Spezzo una lancia in difesa dell’ospedale di Carmagnola.. Non si può fare di tutta l’erba un fascio.. sicuramente c è questo medico poco ma proprio poco medico.. in compenso io che ho una certa età e quindi più di una volta sono stata lì, ho trovato medici anche giovani ma bravi e solerti.. mi hanno sempre fatto tutti gli esami prima di dimettermi, per me sapere che c è pronto soccorso a Carmagnola è tranquillità.. Mi fido. Mi spiace per lei, per fortuna è andata a Moncalieri ma ripeto per fortuna non sono tutti uguali!!”
Anche l’Asl To 5, attraverso il direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Carmagnola, si è fatta sentire contattando la signora: sembra, chiarendo la situazione.