Venerdì a Mongardino presentazione di “Ferrovie del Messico” di Gian Marco Griffi
Dallo scorso anno la vita di Gian Marco Griffi è scandita dalle presentazioni del suo romanzo “Ferrovie del Messico” (Laurana Editore). Si è rivelato un caso editoriale che ha conquistato numerosi premi e riconoscimenti, quali il Premio Mastercard Letteratura e il Libro dell’anno di Fahrenheit. Però ha fatto perdere l’occasione a un’opera unica nel panorama attuale di essere riconosciuta ufficialmente come tale, iInfatti non ha superato la fase della dozzina dello Strega. Distribuito inizialmente in sole 168 copie, per poi sfondare la soglia delle 25.000 in dodici mesi e, che ancora oggi, a più di un anno dalla pubblicazione, trova spazio nelle classifiche di vendita. Stasera alle 18.30 al municipio di Mongardino, l’autore sarà in dialogo con Alessia Conti, direttrice della biblioteca astense. L’incontro è organizzato dal comune e dalla pro loco in collaborazione con la biblioteca e la libreria Alberi d’Acqua. Ma di che cosa parla “Ferrovie del Messico”? Paradossalmente, non ha nulla a che fare con il Messico, bensì è ambientato interamente ad Asti, dove tutto ha inizio nel febbraio del 1944, dove Cesco Magetti presta servizio alla Guardia nazionale repubblicana Ferroviaria, nella Repubblica di Salò. Da buon soldato fascista obbedisce all’ordine impartito dal suo superiore di ricostruire la mappa della linea ferroviaria del Messico, a oltre 10.000 km di distanza. Quando chiede spiegazioni, il suo superiore, dice che l’ordine arriva dai tedeschi e deve essere eseguito. Da quel momento, il lettore viene trascinato in una storia coinvolgente, avventurosa e unica. Il romanzo abbraccia diversi generi: è un romanzo storico, è realistico, parla d’amore e conserva un tocco di ironia, ambientato fra il 1943 e il 1945 con flashback temporali nel 1929 e nel 1933. Griffi ci ha dato un grande romanzo corale, spassoso e commovente, giocoso e profondo, realistico e fantastico, avvincente e senza tregua. Pubblicato da un piccolissimo editore, ha raggiunto un vasto pubblico, soprattutto grazie al passaparola dei lettori e all’entusiasmo dei librai. E’ un romanzo epico, d’avventura, corale, che sviluppa per oltre 800 pagine le tematiche più disparate: dalla guerra all’amore, passando per la religione e la morte. E’ un viaggio inaspettato tra ambientazioni diverse, anni lontani e personaggi tanto distaccati dal contesto storico, quanto, per questo, capaci di restare saldi nei loro intenti tra le bizzarrie, le stramberie, le magie che li circondano. Il lettore che ama il sapore della letteratura sudamericana, gli accostamenti azzardati, la magia dei suoni forti, lo stordimento che solo certe descrizioni sono in grado di regalare, insieme alla sensazione che qualcuno ti abbia veramente capito, apprezzerà allora perdersi tra le meravigliose pagine di questo romanzo. Gian Marco Griffi è un autore piemontese, nasce ad Alessandria il 16 dicembre 1976 e cresciuto a Montemagno, ha studiato filosofia all’università di Torino. Vive ad Asti, dove dirige un circolo di golf e per passione scrive. Da sempre appassionato di scrittura e dotato di una spiccata immaginazione, ha pubblicato racconti. Prima di questo enorme successo, sono usciti “Inciampi” nel 2019 e “Più segreti degli angeli sono i suicidi” nel 2017. Sebbene lo scrittore non sia arrivato nella cinquina con “Ferrovie del Messico”, la sua storia è incredibile ed è un’iniezione di speranza per chi vuole scrivere un libro.
Alessandra Gallo