“Alla clinica San Luca di Pecetto tanti scarafaggi e bagni non a norma”
“Ho sessant’anni, sono un veterinario, sono un po’ disabile grazie a un ictus che ho avuto nel giugno del 2013. Sono stato ricoverato presso la Casa di Cura e Riposo San Luca, a Pecetto Torinese, Strada Della Vetta 3, da lunedì 17 luglio a venerdì 21 luglio 2023, nel reparto di Nutrizione e Dietologia, primo piano.
Ogni settimana dell’anno circa venti/ventidue persone con seri problemi di obesità e disabilità vengono ricoverati in quel reparto.
Io e tutti gli altri pazienti abbiamo potuto riscontrare quanto segue:
-I bagni NON sono a norma. Io e molti altri pazienti con me ricoverati non abbiamo potuto fare una sola doccia per paura di farci del male;
-Non c’è la doccia ma solo una vasca, senza una tenda antispruzzi, quindi quando qualcuno abbastanza coraggioso fa una doccia allaga tutto il pavimento.
I bagni sono fermi agli anni ’70;
-Non esiste un solo maniglione per reggersi in caso di equilibrio precario, come nel mio caso e nel caso di tanti miei compagni di sventura;
-A me hanno offerto l’aiuto di un infermiere per fare la doccia ma ho declinato l’offerta, se fossi scivolato non mi avrebbe retto visto che a occhio l’infermiere pesava intorno ai settanta chili e l’idea di fratturami un osso non mi piace, sempre che non accada di peggio. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se un paziente scivola in bagno, batte la testa e muore;
-Il bidet può ospitare solo una persona sottopeso perché è francamente molto stretto. Molti dei ricoverati superavano i centonovanta chili;
-Sedersi sul W.C. è per molti di noi un grosso rischio perché attorno allo stesso non esiste nessuna maniglia per reggersi, uno si butta sperando che vada tutto bene. Quando ci si deve rialzare ci si ritrova nella stessa situazione;
-La ventola aspira aria c’è ma non funziona e non essendo presente una finestra dopo due minuti di permanenza all’interno del bagno l’atmosfera diventa come la Cambogia nel periodo dei Monsoni. Umido e caldo soffocante, per non parlare degli altri afrori…;
-Scarafaggi. Ne abbiamo visti una cinquantina, ogni ospite della struttura ne ha visti una quantità incredibile, di giorno e di sera, io e tutti gli altri. Nelle camere, nei bagni, nei corridoi, in tutti i luoghi. Gli scarafaggi vengono dalle fogne. Ogni tanto viene un omino per la disinfestazione ma l’effetto dura un paio d’ore e poi riemergono dai tubi delle fogne. In quella struttura letteralmente si cammina schivando i “bacherozzi” che si trovano in terra;
-Cimici. Quelle vengono da fuori, ne abbiamo viste tantissime, quelle marroni, nemmeno le ho contate, ma la struttura è in mezzo a un bosco;
-Nel bosco vive una popolazione di cinghiali e relativi cuccioli che litigano ogni sera e ogni notte per i croccantini di una colonia di gatti che vive attorno alla struttura. Qualcuno lascia a loro disposizione dei gatti il cibo in piatti di plastica e tutte le notti si sentono le liti tra i diversi animali;
-Le pulizie sono fatte sommariamente, qualcuno ha cronometrato due persone che in tre minuti hanno rifatto due letti e lavato il pavimento. Il concetto di spolverare non è stato compreso appieno;
-Nel reparto e nelle stanze non c’è l’aria condizionata. Ho visto molti miei compagni sempre con la fronte imperlata di sudore. L’atmosfera è sempre rovente, ci si ritrova costantemente sudaticci e appiccicosi. L’unico momento di requie arriva verso le 23 e di notte si dorme ma dalle 9.00 in avanti le stanze diventano dei forni. Le persone sovrappeso hanno davvero bisogno di stare a temperature più umane;
Per contro il personale è gentile e molto disponibile. Dalle infermiere, alla caposala, ai medici e al primario, il dottor Rovera, sono tutti molto preparati e accoglienti, su questo nessuno ha avuto niente da dire.
Una domanda che tutti ci siamo fatti è la seguente: come ha fatto la Regione Piemonte a dare la convenzione alla Clinica San Luca se i bagni e le stanze non sono a norma e se c’è una vera e propria invasione di scarafaggi?
E la locale ASL TO5? Non ha mai mandato degli ispettori per vedere se il posto è in regola?
E i NAS? Mai entrati? Secondo tutti noi se entrano i NAS fanno chiudere tutta la struttura. E ci sono pure le sale operatorie in quella struttura…
Questa situazione sta andando avanti da moltissimi anni e fino a oggi hanno avuto una fortuna sfacciata che nessun paziente si sia fatto male.
Il mio bagno, in una casa di civile abitazione, è molto più a norma di quelli della Clinica San Luca.
Allego alcune foto dei bagni compreso lo scarico della vasca da bagno semi intasato dai peli pubici e dai capelli lasciati negli ultimi mesi, ribadisco ultimi mesi, da quei pazienti coraggiosi che hanno tentato, sempre rischiando una scivolata, una doccia (non esiste nemmeno un tappeto antiscivolo).
Ho dimenticato a casa gli asciugamani. Quello che mi hanno dato ha dell’incredibile. Per il viso mi hanno fornito la federa di un cuscino e qualora avessi tentato una doccia mi hanno dato un lenzuolo dei letti.
Come tappeto antiscivolo mi hanno fornito una traversa di quelle che si mettono tra materasso e lenzuolo in caso di pazienti incontinenti.”
Così scrive un paziente che si firma e allega anche delle foto.