Passione Fumetti, senza parole (III): quando a comunicare sono i Silenzi

Qualcosa da combattere

Qualcosa da combattere di Giusy Gallizia (Mammaiuto.it)

Silenzi. Silent Comics, fumetti muti con una vocazione particolare a raccontare storie universali e a trasmettere messaggi globali – nel senso positivo del termine – in quanto superano le barriere linguistiche e riducono quelle culturali, o almeno ci provano. In questo terzo appuntamento con i Fumetti senza parole (che segue gli articoli del 24 settembre 2022 su L’approdo, Ken Parker, Trillo & Mandrafina e Gon, e del 23 aprile 2023 su Love e Paperino di Brrémaud e Bertolucci) parlerò di alcuni libri a fumetti particolarmente significativi per argomenti trattati e messaggi trasmessi.
È il caso di Silenzi di Ali Çetinkaya (Comicout), ma anche di Mediterraneo di Sergio Nazzaro e Luca Ferrara (Round Robin) e Va tutto bene di Giusy Gallizia (Mammaiuto).

Silenzi di Ali Çetinkaya

Silenzi di Ali Cetinkaya

L’ombra di Ali Cetinkaya

Il secondo volume-rivista della collana ANIMAls della Comicout di Laura Scarpa è dedicato ad un giovane autore turco: Ali Çetinkaya, quasi sconosciuto in Italia (è apparso sulla mitica rivista ANIMAls nel 2010 e su Internazionale nel 2018 e 2019 con alcune cartoline di graphic journalism). Silenzi è il suo primo libro pubblicato in Italia e contiene 12 racconti, di cui alcuni senza parole, altri fitti di dialoghi. Mentre questi ultimi evidenziano tematiche politiche e sociali vicine all’autore e alla realtà della Turchia, un paese che vive le contraddizioni che derivano dall’essere un po’ Europa e un po’ Asia, le storie mute – alcune più lunghe, altre di una sola pagina – toccano temi universali e filosofici con un impatto fortemente evocativo. I racconti di Ali Çetinkaya ruotano – letteralmente – attorno ai loro protagonisti, quasi come se con una macchina da presa ci girasse intorno, allontanandosi e avvicinandosi, alzandosi e abbassandosi, per coglierne espressioni, dettagli, prospettive che ne evidenziano particolari, come se fossero sotto una lente di ingrandimento. Il suo disegno è realistico, ma vale soprattutto per le persone, meno per ambienti e panorami, ridotti ad un essenziale funzionale al racconto. Ed è la stessa cosa per i colori, utilizzati per creare atmosfera, giocando con le tonalità e senza pretese realistiche.

Colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro di Ali Cetinkaya

Silenzi ospita i seguenti racconti senza parole:
Colloquio di lavoro: quando la determinazione e l’impegno, nonostante l’ascesa sia lunga e impegnativa, ti portano là dove vuoi arrivare. Un percorso che ti trasforma e ti porta a diventare il tuo lavoro.
Il confine: una proprietà, una bandiera, un confine da tracciare. Un confine che si scontra con altri confini, diventando occasione di dissidi e contrasti, paure e necessità di difesa. Ma un confine che diventa soprattutto un limite, una prigione, anche per chi lo ha tracciato.
Il libro: leggere un libro, un’attività che richiede pace, meglio se in solitudine. Torna il tema delle barriere, della difesa dall’altro. Ma siamo sicuri di poterne fare senza?
Il progetto: realizzare qualcosa che si ha in testa…
L’ombra: che, per chi non ha nient’altro, diventa una coperta con cui avvolgersi e scomparire…

Il libro

Il libro di Ali Cetinkaya

Cinque racconti con una forte componente metafisica, potenti e per nulla rassicuranti, di quelli che ti costringono a pensare, a porti degli interrogativi.
Oltre a questo libro, in attesa che in Italia arrivi qualcos’altro di Ali Çetinkaya, segnalo che è possibile seguirlo su Instagram e sulla pagina a lui dedicata sul portale behance.net

Mediterraneo di Sergio Nazzaro e Luca Ferrara

tavola di Luca Ferrara da Mediterraneo
Il Mediterraneo non esiste più. Forse si è ribellato, se ne è andato, stufo di essere considerato la causa di tante morti. Un mare di morti, di cadaveri come quelli raffigurati sulla copertina del graphic novel scritto dal giornalista Sergio Nazzaro e disegnato da Luca Ferrara.
Non esiste più il mare, ma continuano ad esserci le guerre che obbligano le persone a fuggire lontano, a cercare vita e speranza in un altro paese. E ora che non c’è più l’acqua il viaggio assume un aspetto – almeno visivamente – ancora più duro e inquietante, in un territorio spoglio e inospitale, difficile da percorrere, costellato da resti che testimoniano passate tragedie.
In alto le navi da crociera e i cargo mercantili continuano a solcare il mare che non c’è più, sospese su cavi come fossero enormi teleferiche. E ci sono altre barche – o meglio continuano ad esserci – vecchie e stracolme di gente in fuga, a volte troppo pesanti per i vecchi cavi che le sostengono.
Amalia da Maditerraneo
Non una parola accompagna il terribile viaggio della bambina protagonista di Mediterraneo; ma del resto è altamente probabile che se anche parlasse non la capiremmo. Così come non ci sono le urla e i rumori assordanti della guerra, delle esplosioni, degli schianti. Ma li sentiamo lo stesso. Bastano gli espressivi e straordinari disegni (e colori) di Luca Ferrara a trasmetterci con forza la paura, l’angoscia, ma anche la determinazione che sostiene il difficile cammino di questa bambina senza nome.
E, pur nello spazio di poche immagini, gli autori ci mostrano anche la “paura” che sta dall’altra parte, ma soprattutto la diffidenza e l’indifferenza di un mondo che non vorrebbe né vedere, né sentire.
Un libro da leggere e rileggere, perché c’è la storia e ci sono i dettagli, ma soprattutto c’è da tenere sempre in mente.

Va tutto bene, di Giusy Gallizia

Qualcosa da combattere
Due intensi racconti senza parole sono presenti nell’albo Va tutto bene di Giusy Gallizia, autoproduzione del collettivo Mammaiuto (collana Duepunti). Cinquantasei pagine in bianco e nero che raccolgono cinque storie brevi, in parte disponibili per la lettura gratuita sul sito mammaiuto.it, tra cui entrambi i racconti muti:
Qualcosa da combattere, quattro pagine surreali ed evocative, un cammino da percorrere in cui può essere pericoloso voltarsi indietro;
Va tutto bene, un racconto di quattordici pagine in cui vediamo una bambina diventare donna accompagnata dallo spettro della violenza, perché non sempre va tutto bene, ma bisogna trovare la forza di reagire.
Va tutto bene
Giusy Gallizia è un’autrice estremamente versatile, colorista per il mercato francese, disegnatrice capace di trasformare il proprio stile, adattandolo alle necessità dei racconti e del pubblico a cui sono rivolti, dalle illustrazioni per i più piccoli al realismo surreale di Va tutto bene (che mi ha ricordato lo Shaun Tan de L’Approdo). Un assaggio dei suoi lavori si può vedere sul suo profilo Instagram, ma soprattutto sul sito di Mammaiuto, su cui al momento non è possibile acquistare il libro in quanto esaurito, ma si possono leggere i due racconti di cui ho parlato.

Silenzi di Ali Cetinkaya
Silenzi
di Ali Çetinkaya
Comicout
64 pagine a colori – € 12

Mediterraneo Round Robin
Mediterraneo
di Sergio Nazzaro e Luca Ferrara
Round Robin Editrice
100 pagine a colori – € 20 (con il sostegno della Croce Rossa Italiana)

Va tutto bene di Giusy Gallizia
Va tutto bene
di Giusy Gallizia
Mammaiuto
56 pagine in bianco e nero – € 5 (acquistabile sul sito mammaiuto.it)

Immagini ©Comicout, Round Robin e Mammaiuto/Giusy Gallizia