Chieri. Il sindaco Sicchiero: “Sulle liste d’attesa Sacco ha compiuto una giravolta che dimostra la sua inaffidabilità”

“A Marzo un suo ordine del giorno diceva cose del tutto diverse…”

 

Alessandro Sicchiero

Prosegue e si accentua la polemica sulla raccolta firme del Pd sulle liste di attesa nella sanità pubblica, sostenuta dal sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, alimentata da una dura presa di posizione di Rachele Sacco, consigliera di opposizione, che accusa Sicchiero di occuparsi del problema in chiave di campagna elettorale già avviata.

Scrive Sicchiero in una replica inviata a 100torri:

“Ho letto il comunicato di Sacco su liste d’attesa. Vorrei però ricordare il comunicato che facemmo a marzo proprio su questo tema e su cui votammo congiuntamente un ordine del giorno presentato proprio da lei:

«(…) Tre anni dopo l’inizio della pandemia la situazione della nostra sanità è addirittura peggiorata -spiega la consigliera Rachele SACCOIncapacità e mancanza di volontà che si traducono in facili tagli alla spesa piuttosto che in riorganizzazione e investimenti. Pensiamo alle lunghe se non lunghissime attese per le prenotazioni degli esami e delle visite mediche, per alcune patologie si parla di mesi, addirittura di un anno. E che dire delle attese con lunghe code negli ambulatori,  centri prelievi e nei punti unici

Rachele Sacco

accettazione, di cui abbiamo l’esempio in questi mesi proprio all’ASLTO5 che ha esternalizzato il servizio di front office? Non è questa la sanità che si vuole.  La sanità pubblica necessità di immediati e corposi investimenti in personale, strutture e materiale e non delle continue esternalizzazioni di attività e di servizi  che pongono   lavoratori e lavoratrici in condizione di estrema fragilità e precarietà lavorativa».

Conclude Sicchiero: “Potrei dichiarare che Sacco ha compiuto una giravolta che dimostra la sua inaffidabilità, perché chi ha cambiato versione è lei. O la sanità è decisamente migliorata in pochi mesi -e lascio giudicare ai piemontesi questa eventualità-, o la sua preoccupazione è di dover trovare un possibile posto in lista alle regionali, e allora vale tutto.”