NOVARA. MOSTRA MODELLISMO FERROVIARIO
Il Castello di Novara (piazza Martiri della Libertà) ospita fino al prossimo 30 settembre la seconda edizione della Mostra Modellismo Ferroviario, organizzata dal Museo Ferroviario di Suno. L’esposizione, che è stata aperta lo scorso 22 settembre, osserva i seguenti orari: Lunedì – Venerdì 15,00-18,00, Sabato – Domenica 10,00-18,00, con ingresso gratuito ed il patrocinio del Comune e della Provincia di Novara.
L’iniziativa, che ha la partecipazione di: Gruppo Fermomodellistico Lomellino, GMAV, Gruppo Fermomodellisti Novaresi, Gruppo Vigevanese Amici del Treno, Fora Train, propone gli interessanti lavori di una ventina di appassionati di modellismo ferroviario. Sono presentati numerosi plastici ferroviari e alcuni modelli di storici treni. Tra questi ultimi ricordiamo, anche per la loro diretta correlazione alle province del Piemonte orientale, alcuni superbi modelli dell’ing. Ernesto Santini, che ha accompagnato i suoi lavori con dettagliate schede. Riportiamo qui di seguito una sintesi delle stesse, relative al Trenino del Mottarone, alla Locomotiva Novara e al tram Vercelli-Trino
Il Trenino a cremagliera del Mottarone (nella foto) può essere considerato un “gioiello perduto”. Nell’ultimo decennio dell’800 si cominciò a ideare una connessione ferroviaria turistica tra Stresa e la cima del Mottarone, ma i lavori cominciarono solo nel 1910 anche se poi proseguirono in fretta. Nel
1911 l’imbarcadero e la stazione di Stresa erano collegati alla montagna con una linea a trazione elettrica a cremagliera, utile per superare agevolmente i forti dislivelli. Il mitico trenino giallo diventò ben presto un’icona del turismo internazionale, inerpicandosi dal lago fino al Grand Hotel al culmine del monte. La costruzione di una strada privata a pagamento costituì un elemento di concorrenza. Contemporaneamente il Comune di Stresa cominciò a lamentarsi del pericolo causato dai binari in città, finché la linea venne messa in disarmo. L’ultima corsa fu effettuata nel 1963. La sostituirono delle corse automobilistiche sulla nuova strada e infine la tristemente nota funivia.
Nel 1854 le officine Ansaldo di Sampierdarena costruivano la terza locomotiva a vapore prodotta in Italia, la “Novara” (nella foto), destinata a prendere servizio sulla linea ferroviaria Alessandria-Novara. Dello stesso anno è l’inaugurazione della stazione ferroviaria novarese in piazza Garibaldi. La velocità massima omologata era di 65 km/h.
Alla fine dell’800 le linee ferroviarie erano operate da motrici a vapore specializzate per l’uso tranviario. Negli anni Venti del 1900 queste macchine sbuffanti lasciarono il posto a più moderne vetture elettriche. Vercelli era al centro di diverse tranvie interurbane. Una delle più dimenticate e meno
documentate è quella che collegava il capoluogo a Trino. Il modello del Tram Vercelli-Trino (nella foto) ritrae una delle tre elettromotrici che operavano sulla linea, trainando a volte delle carrozze passeggeri. L’esercizio cessò il 1° maggio 1949, sostituito da corriere automobilistiche.
Enzo De Paoli