CUORGNE’. SCOPERTA UNA COLTIVAZIONE DI CANAPA PER LA PRODUZIONE DI MARIJUANA
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno tratto in arresto – in flagranza di reato e fatta salva la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità – un soggetto originario di Cuorgnè (TO) con l’accusa di coltivazione e detenzione per la cessione a terzi di sostanze stupefacenti.In particolare, a seguito di un mirato monitoraggio di note piattaforme web, il Gruppo di Ivrea è pervenuto all’individuazione di un uomo che pubblicizzava i propri metodi di coltivazione della canapa e forniva numerose informazioni al riguardo, riscuotendo l’apprezzamento di diversi utenti. I Finanzieri operanti hanno quindi posto in essere una specifica attività di osservazione presso la relativa residenza, riscontrando la fondatezza dei sospetti emersi circa l’attività illecita che veniva ivi svolta e procedendo successivamente a una apposita perquisizione domiciliare. L’operazione ha consentito di scoprire all’interno dell’abitazione e di un annesso capannone numerose piante di marijuana in fase di essicazione nonché di individuare, nel giardino e nei terreni pertinenziali, qualche decina di piante in fase di coltivazione. Al termine dell’attività sono stati sequestrati complessivamente 42 piante in coltivazione e 38 rami in essicazione di cannabis (come confermato dai narcotest effettuati nella circostanza), per un peso complessivo di circa 70 chili, oltre a materiale (bilancino e materiale per il confezionamento sottovuoto) strumentale alla illecita commercializzazione dello stupefacente. La Procura della Repubblica di Ivrea e il G.I.P. del Tribunale eporediese hanno convalidato l’arresto del soggetto interessato (cui è stata successivamente imposta la misura cautelare dell’obbligo della presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria), in considerazione, tra l’altro, dell’imprenditorialità e della meticolosità organizzativa dimostrate nella coltivazione della canapa ai fini del successivo commercio dello stupefacente, rilevabili dal numero di piante rinvenuto, dal complesso apparato di confezionamento della sostanza e dalla sua pubblicizzazione sul web. Il risultato di servizio costituisce concreta testimonianza del quotidiano impegno della Guardia di Finanza nel contrasto della diffusione delle droghe sia per la tutela della legalità che, soprattutto, per salvaguardare la vita umana.