All’Icif di  Costigliole si è concluso il Master di Cucina di I° livello 

L’Icif, prestigiosa scuola di cucina ed enologia italiana, ha la propria sede principale nel castello di Costigliole, restaurato in funzione delle sue attività di formazione, grazie ad un contributo dell’Unione Europea dalla Regione Piemonte. Accanto alle aule attrezzate con i più sofisticati impianti per una moderna attività didattica, sono state allestite un’enoteca ed un’elaioteca, dove i migliori produttori italiani espongono i propri prodotti. A fianco è ospitata una modernissima sala degustazione. Nel  2014 è stata inaugurata nel parco di fronte al castello, la nuova struttura didattica  denominata Orangerie, un’innovativa struttura interamente costruita in vetro e metallo con aule didattiche moderne e tecnologia all’avanguardia. Sul lato del castello, di proprietà comunale, si accede all’ingresso della scuola dove, dal 1997 ad oggi, tra quelle stesse mura, si alternano i giovani cuochi provenienti da tutto il mondo che apprendono i segreti dell’enogastronomia italiana. La scuola è nata al  fine di promuovere attraverso corsi di formazione professionale la cucina, la cultura e l’enologia italiana nel mondo, Organizza master (2 mesi di apprendimento teorico-pratico in sede e 4 mesi di stage presso ristoranti selezionati) e corsi brevi per gruppi di giovani professionisti italiani e stranieri (Chef, Sommelier, ristoratori) che intendano acquisire una specializzazione italiana. Si è da poco concluso il 1° corso della sessione autunnale di cucina, che ha visto  numerosi studenti, ben 12 provenienti da Taiwan, Cile e Mongolia. Dopo 4 settimane di lezioni teoriche e pratiche dell’enogastronomia italiana, hanno preparato vari piatti nel loro esame pratico finale, insieme ad altri 6 compagni, provenienti da Taiwan, Nigeria e Brasile. Il Master Livello I si articola in due fasi: lezioni teorico-pratiche e   tirocinio formativo nei  ristoranti selezionati dalla scuola. Deliziando gli ospiti della giuria, hanno presentato sia ricette tradizionali, ma anche piatti più moderni eseguiti più che egregiamente, se pensiamo che sono stati riprodotti a seguito di una formazione di sole 4 settimane da giovani cuochi, alcuni culturalmente molto distanti dalla tradizione italiana. La giuria che li ha valutati era composta da Robino Patrizia, dell’azienda agricola Gambino di Costigliole, i cui vini biologici hanno anche accompagnato le diverse portate del menu, dalla giornalista critica gastronomica Federica Giuliani, dalla cuoca Alessandra Borio, dalla direttrice didattica dell’icif Ilaria Scalet, che ha presenziato l’esame e mediato domande e risposte tra giudici e studenti e dall’assessore all’urbanistica, all’ambiente, all’ecologia e alla raccolta rifiuti del comune di Costigliole Giuseppe Fiore e consorte, che al termine dell’esame, in funzione del rinnovo degli accordi tra il comune e l’istituto, ha consegnato con orgoglio a ciascuno studente, un attestato creato appositamente dal comune che assegna, a ciascun studente la nomina di “Amico onorario” del paese di Costigliole. “Questi giovani cuochi stranieri – commenta il sindaco Enrico Cavallero – porteranno così nella loro memoria questa esperienza unica: l’aver imparato un mestiere prezioso, come la cucina e la cultura gastronomica italiana, tra le dolci colline e di fronte alle imponenti mura di un castello medievale”.

                                                  Alessandra Gallo