Chieri: “Quella disabile con permesso di parcheggio scaduto: perché infierire?”
Una lettera aperta, non firmata, indirizzata al sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero, all’assessore alle politiche sociali Loredana Virelli e al comandante della Polizia Municipale di Chieri Luigi Vella, è arrivata nei giorni scorsi, spedita regolarmente per posta, alla redazione di 100torri. Parla di un episodio di cui la signora che invia la lettera è venuta a conoscenza, che riguarda il mondo dell’handicap. Materia delicata: pur essendo anonima la lettera, il fatto segnalato è grave e, prima di pubblicare la lettera, ci siamo rivolti all’assessore Virelli e al sindaco Sicchiero per avere chiarimenti. La lettera non risulta loro pervenuta: abbiamo provveduto a condividerne con loro il contenuto, che ora pubblichiamo per esteso.
“Mi permetto di scrivere un pensiero dopo essere venuta a conoscenza di un episodio che mi ha molto colpita per la sua durezza, quello della figlia con la madre invalida ferma in un parcheggio per portatori di handicap che viene controllata da una pattuglia di vigili e si scopre che il permesso di parcheggio per disabili era scaduto da un anno. Ne seguono due verbali, per un totale di 300 euro circa. Nessuno vorrebbe chiaramente trovarsi in questa situazione, ma, se ci si trova, si immagina che dall’altra parte ci siano persone che comprendano e in qualche modo cerchino di dare aiuto a chi è palesemente in buona fede (i furbetti che commettono infrazioni gravi e pericolose sono altri). Ognuno di noi può commettere errori più o meno gravi, ma chi è preposto ai controlli dovrebbe/potrebbe sempre usare il buon senso. Pur seguendo quanto dice il codice della strada, non esiste anche un modo di agire che non sia solo per reprimere? Non c’erano altre possibilità per permettere a queste persone di mettersi in regola senza un salasso del genere, anche perché la signora invalida seduta in auto era ben visibile e controllabile che fosse lei?
Come è stato possibile infierire in questo modo su una persona, su una famiglia già provata, che magari insegue da anni ospedali e cure. E’ mai possibile che si sia diventati così duri da non capire chi si nha davanti? Non voglio immaginare né tanto meno credere che ci siano ordini dall’alto di uscire e colpire in modo così spietato i cittadini. Non ci voglio credere, perché le istituzioni e chi le rappresenta dovrebbero essere dalla parte dei più deboli, di chi ha bisogno, di chi in questi difficili momenti magari sopravvive con grave difficoltà. E mi chiedo anche con che stato d’animo abbiano agito i vigili che hanno compilato i verbali. Hanno valutato se esistevano altre possibilità, sempre nella legalità, per far mettere in regola chi ha commesso le infrazioni? E questo lo chiedo personalmente al comandante, esistevano altri modi meno duri per permettere a queste persone di risparmiare 300 euro, ma nello stesso tempo di rimediare alle dimenticanze? Avendo superato gli anta, mi ricordo il corpo dei vigili urbani come un punto di riferimento per i cittadini e mi rifiuto di pensare che siano diventati un lungo braccio armatpo a caccia di soldi.
Questo episodio mi ha lasciato molto, molto amaro in bocca perché vivo tutti i giorni in prima persona il calvario che segna la vita delle famiglie coinvolte in drammi dovuti a invalidità, non occorrono altri ostacoli a una vita già difficile.
Profondamente dispiaciuta, porgo i miei saluti”.
La risposta del sindaco Alessandro Sicchiero, al quale l’assessore Virelli ha fatto leggere la lettera: “L’assessore Virelli mi ha parlato di una lettera ma confermo che al protocollo o a me direttamente nulla è arrivato. Di fatto non so neppure chi sia questa persona perché la lettera non è firmata. Sono certo che la polizia abbia fatto tutte le valutazioni e che ci sia una spiegazione, che comunque chiederò. Non conosco i fatti e non mi permetto di dare giudizi, ma non posso non notare, se leggo bene, che il permesso era scaduto da un anno, non da un giorno e neppure da un mese. Ovviamente sono disposto a incontrare la persona, come faccio con tutti”