Chieri. “Poveri nostri Beni Comuni, maltrattati così…”
La ex caserma con un buco sul tetto, Palazzo Diverio con finestre aperte…
Scrive a 100torri un chierese attento e deluso:
“Passeggio per Chieri e resto male quando vedo i nostri “Beni comuni”, di cui tanto si parla, trattati in questo modo! Un buon padre di famiglia, in attesa di capire cosa fare di Palazzo Diverio, andrebbe almeno a chiudere le finestre per impedire che i colombi vi entrino e rendano l’interno tutto più squallido.
Un buon padre di famiglia chiederebbe a una ditta specializzata di tendere almeno un telo su quello squarcio di tetto che ha ceduto nella palazzina dell’ex Caserma “Emiliano Scotti” a Campo Archero, dove le piogge stanno rovinando soffitti e locali.
Oppure questa è la tecnica che chi di dovere adotta per rendere inservibili questi Beni e poi chiederne la demolizione? Tecnica che è servita per la Cascina “La Maddalena” e che un architetto locale ha auspicato nientepopodimeno che per Palazzo Diverio.
C’è qualcuno che dal Palazzo Comunale può andare a chiudere quelle finestre?
C’è qualcuno che dal Palazzo Comunale può progettare almeno la collocazione di un telo su quel tetto?”