Cherasco. Dopo vent’anni di attese apre al traffico la circonvallazione
Vent’anni di sforzi e attese ripagate da un lieto fine: la circonvallazione di Cherasco apre al traffico veicolare (dalle 14 di venerdì 10 novembre), in seguito all’ultimazione dei lavori, affidati alle ditte Saisef di Mondovì e Porro calcestruzzi di Dogliani, nell’aprile del 2021, al termine della gara d’appalto.
La cerimonia d’inaugurazione, con la partecipazione del ministro della difesa Guido Crosetto, avverrà nelle prossime settimane.
La bretella, lunga poco meno di due chilometri, collega la provinciale 12 “Fondovalle” con la 661, proveniente da Narzole, passando per le località Isorella e Corno: l’infrastruttura consentirà ai mezzi pesanti di evitare l’attraversamento del centro storico, finora un passaggio obbligato e problematico, per raggiungere Bra, Alba e Fossano. In un secondo momento è previsto anche l’allacciamento della strada comunale della borgata Corno con la provinciale 661.
Costata 8 milioni e mezzo di euro (comprensivi delle somme spese per gli espropri dei terreni), l’opera ha richiesto al Comune un impegno economico di 150.200 euro, quota definita dopo lunghe trattative con gli altri enti pubblici coinvolti, che hanno ridimensionato il contributo di un milione e 300mila euro inizialmente richiesto a Cherasco.
L’apertura è un risultato memorabile, per il vice sindaco Claudio Bogetti, che ha seguito l’intero iter della circonvallazione, dai primi passi del progetto, negli anni Duemila. «Senza dubbio è il più bel regalo per la nostra città, che si appresta a festeggiare i 780 anni dalla fondazione. – E aggiunge: – Sono stati necessari vent’anni di lavoro, il superamento di innumerevoli ostacoli burocratici e cinque legislature per concretizzare il desiderio, espresso dai cheraschesi, di allontanare i camion dal centro storico. Oggi possiamo vedere sotto un’altra luce i tanti affanni vissuti, negli ultimi due decenni, e ringraziare quanti si sono spesi per realizzare il nostro progetto».
La cronistoria della circonvallazione inizia nel 2002, quando la Provincia, accogliendo le indicazioni dell’Amministrazione comunale di Cherasco, decise di affidare alla Società italiana del traforo del Ciriegia il compito di preparare uno studio di fattibilità per l’opera, individuando il tracciato meno impattante. Tre anni più tardi venne stilato il progetto preliminare e concluso l’accordo che impegnava, per la costruzione della circonvallazione, Comune, Provincia e Regione. La Legge finanziaria del 2006, esposta in Parlamento dall’attuale ministro della difesa Guido Crosetto, stanziò parte dei fondi necessari ai lavori, inserendoli fra le misure compensative per i cantieri dell’autostrada Asti-Cuneo. Dal 2008, anno dell’Accordo di programma fra le parti, all’affidamento dei cantieri, due anni fa, si sono susseguiti intoppi burocratici, modifiche al Piano regolatore comunale per recepire l’opera, e alcuni ricorsi al Tar, presentati contro l’esproprio dei terreni, da alcuni proprietari.
Commenta il sindaco Carlo Davico: «Questo giorno segna la rinascita del centro storico, che vedrà diminuire il volume di traffico pesante, con ricadute positive sulla sicurezza dei cittadini e sui livelli di inquinamento atmosferico e acustico. Partendo da questi presupposti possiamo pensare nuovi programmi per la valorizzazione dell’abitato e del suo patrimonio storico».