Chieri. Dossi o attraversamenti pedonali rialzati? Per il codice sono comunque un pericolo (e ci vuole il cartello…)
L’origine dei paradossi. Una volta i dossi non dovevano essere segnalati con un cartello di pericolo?
La questione dossi infiamma l’Italia da anni, non soltanto Chieri, un motivo ci sarà. Questione che si è formata da un semi-vuoto legislativo iniziato 30 anni fa, quando i dossi artificiali erano una novità e gli attraversamenti rialzati una rarità. Ecco dunque una stringata sequenza storica da cui alla fine si evince che quelli di Chieri sono dossi e non altro poiché più corti di 10-12 metri:
Riguardo ai dossi l’art. 179 comma 5 del regolamento di attuazione del N.C. d S. del 1992, specifica tra l’altro: “ne è vietato l’impiego su strade che costituiscono itinerari preferenziali per servizi di soccorso o pronto intervento. Il Ministero dei lavori pubblici nella Nota 1-7-2001 n. 2867 Attraversamenti pedonali rialzati, li distingue dai dossi, per la geometria diversa da quanto previsto dalla normativa e non devono essere considerati come rallentatori di velocità. Ma è proprio così?
Indicazioni più precise sono, contenute nella Circolare 3698-08-06-2001 del Ministero dei LL.PP, dove, nell’allegato 2 bis: Piani di Sicurezza Stradale Urbana-Linee Guida, a pagina 41-42, oltre alle misure di dossi e attraversamenti, vi sono anche indicazioni sia sulla posizione dei dossi, sia su attraversamenti pedonali rialzati, i quali, se di lunghezza inferiore ai 10–12 m sono classificati dossi, quindi rientrano nella valutazione: ostacolo per mezzi pubblici e di soccorso, come indicato anche dal Nuovo Codice della Strada (DPR n. 495-1992). … Fine della storia.
È una serie di riferimenti molto bizantina. Ci si può attaccare con le unghie e con i denti, diverso è saper scegliere attraverso il buon senso. Tra le tantissime manifestazioni ed esperienze che ho in archivio, vorrei citare la voce del 118 dell’associazione Co.ES del Lazio per un ricorso al Tar:
“La Circolare 3698-2001 (…) vieta l’impiego dei dossi artificiali sulle strade di itinerario preferenziali dei veicoli impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento, mentre per gli attraversamenti pedonali rialzati, la legislazione non si pronuncia. Infatti, non dovrebbe esserci bisogno. Il motivo è ovvio: un’ambulanza “dovrebbe” poter viaggiare su strade scorrevoli, se incontra ostacoli, c’è qualcosa che non va nel puro senso di civiltà, eppure, alcuni Comuni installano (…)
Altre ed eventuali, ma che altro dire? Una volta i dossi non dovevano essere segnalati con un cartello di pericolo?
Carlo Mariano Sartoris