Chieri, immobili comunali malandati. “Le priorità: San Filippo e Santa Chiara”
Roberto Quattrocolo, vicesindaco e assessore al patrimonio: “Se non si interviene subito, avremo ruderi tra vent’anni”
Cascina Maddalena ridotto a rudere deve servire da esempio per Chieri. “Per non rifare quell’errore, dobbiamo darci delle priorità e intervenire subito, perché ci sono altri immobili comunali che stanno male”. Lo dice Roberto Quattrocolo, vicesindaco e assessore al patrimonio del Comune di Chieri .
“Ho letto l’opinione espressa su 100torri dal professor Guido Vanetti e voglio sinceramente complimentarmi con lui. Oltre a comprendere come la posizione della nostra Amministrazione sia proiettata verso il futuro, ha scritto che a Cascina Maddalena bisognava pensare in termini di recupero e restauro non oggi, ma vent’anni fa. Cascina Maddalena, per noi, deve essere un insegnamento per il futuro, deve insegnarci a non commettere altri errori. Con i tempi che corrono e la disponibilità limitata di risorse finanziarie, da assessore al patrimonio, devo pensare alle priorità che ci siamo dati.”
Che sono chiare, e che Quattrocolo illustra in dettaglio. “Innanzitutto, il palazzo dei salvatoriani a San Filippo. Al di là di quel che si è detto e delle polemiche che da anni riguardano questo edificio, abbiamo cominciato a lavorarci seriamente innanzitutto per metterlo in sicurezza. Il passo successivo, che richiederà ingenti risorse, sarà sistemare il tetto. Al secondo posto tra le priorità, l’ex convento di Santa Chiara. Anche qui, oltre al recupero di un bene con alte valenze artistiche (basta pensare allo scalone aulico) c’è da metterci la mani praticamente dal tetto alle fondamenta. Partecipare a tutti i bandi europei e regionali è un obbligo, perché servono tanti, tanti soldi. L’importante è non trovarci tra vent’anni di fronte ad una situazione simile a quella della Cascina Maddalena. Evitiamo che anche Santa Chiara diventi un rudere”.
Gianni Giacone