Nuova normativa UE sull’etichettatura dei vini, Andrea Cerutti: “Un eccesso di burocrazia”

La recente decisione della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare dell’Unione Europea ha scatenato un vero e proprio caos nel settore vitivinicolo, con l’introduzione di regole estremamente complicate riguardanti l’etichettatura delle bottiglie di vino. Le nuove normative prevedono che le etichette debbano contenere la parola “ingredienti” in tutte le 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea, una modifica inaspettata che ha causato notevoli problemi ai produttori, in particolare in Italia. Andrea Cerutti, Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Piemonte, ha descritto la normativa come un’eccessiva burocrazia e un ostacolo ingiustificato per i produttori, specialmente in regioni di grande produzione vinicola come il Piemonte.“Ancora un’euro-follia. Il nostro territorio come il Piemonte, grande produttore di vini, viene messo in difficoltà dalla recente normativa dell’UE sull’etichettatura del vino, che impone l’indicazione degli ingredienti in 24 lingue diverse” – ha commentato il Consigliere Cerutti – “Un chiaro esempio di come un eccesso di burocrazia possa creare ostacoli ingiustificati. Si tratta di una misura che crea più problemi di quanti ne risolva, costringendo i produttori a sostenere costi enormi e inutili, con un impatto diretto sulle esportazioni e sull’immagine del nostro vino all’estero. Dobbiamo proteggere le nostre tradizioni e il nostro patrimonio enologico, e al tempo stesso garantire trasparenza e informazioni chiare ai consumatori. Tuttavia, questo non deve avvenire a discapito della praticità e dell’efficienza. È evidente che serve un cambiamento nel modo in cui l’Europa si rapporta con i propri settori produttivi. Siamo pronti a lavorare per un’Europa più efficiente e meno burocratica, che sappia valorizzare e proteggere le eccellenze dei suoi stati membri, piuttosto che ostacolarle con decisioni controproducenti”.