Borgata Bertolla TO – Museo dei Lavandai
Torino – Borgata Bertolla Museo dei Lavandai “da visitare”.
Il gruppo storico “La lavandera e ij lavandè ‘d Bertula” sono i custodi del Museo dei Lavandai di Bertolla (TO), dal 1997 il gruppo promuove le tradizioni, i costumi e le usanze del quartiere, con sede in Strada Bertolla n. 113 (presso la parrocchia di san Grato).
Il museo rievoca il lavoro dei lavandai che operavano nella Borgata Bertolla di Torino dalla fine dell’Ottocento fino agli anni 60 del Novecento, si occupavano di lavare i panni per quasi tutti gli abitanti di Torino.
Dagli anni 60 il loro lavoro è stato sostituito con le lavatrici automatiche.
I visitatori saranno accompagnati da un componente del gruppo storico “La lavandera ed ij Lavandè ‘d Bertula” che illustrerà, tramite l’esposizione di alcuni oggetti da lavoro e foto d’epoca, la vita e la tradizione delle lavandaie e dei lavandai di Bertolla.
In questo museo, sono raccolte testimonianze fotografiche e materiale dell’epoca che raccontano l’attività dei lavandai e di altri mestieri.
Nel museo si fa un tuffo nel passato ricordando i vecchi mestieri di una volta :
“La Lavandera” che aveva sempre le mani nell’acqua, chinata per ore piegata in avanti verso il fiume. Tutto il giorno ad insaponare, strofinare, sciacquare e strizzare. Il trucco stava nel trovare una pietra adatta.
“Lo stagnino” interveniva per rimettere a nuovo un pentolone che si bucava o che si ammaccava. Realizzava o aggiustava oggetti di casa servendosi di forbici stagno tenaglie e acido per la pulitura dei vari oggetti.
“Il banditore” a suon di trombetta e tamburi annunciava le novità e gli avvenimenti importanti . Erano ancora lontani e tempi dei giornali, dei volantini e della televisione.
“La sarta” era molto richiesta, dalle loro mani prima con l’ago e filo poi con le macchine da cucire , uscivano corredi, tovaglie, abiti di gala. Nel dopo guerra in Italia nasce il fenomeno delle “sartine” portando in questo modo il lavoro sartoriale a livello internazionale.
La Borgata Bertolla si trova all’estrema periferia nord-est della città di Torino, al confine con le città di San Mauro Torinese e di Settimo Torinese, dove la Stura di Lanzo confluisce nel Po, caratterizzata da molte bealere, che portavano l’acqua ai campi coltivati a foraggio per il bestiame. Quindi si sfruttava la ricchezza d’acqua e la possibilità di usare gli spazi di campagna come asciugatoi naturali.
Ogni anno, nella seconda domenica di settembre, il gruppo storico sfila in costume per le vie del quartiere Bertolla, al fine di tenere vivo il ricordo della storia della borgata e per far vivere agli appassionati ed ai nostalgici un po’ di passato con la partecipazione di molti gruppi storici e folcloristici provenienti dal Piemonte e parecchie regioni italiane.
Per la visita solo su prenotazione al numero 349.8722649 oppure con e-mail a tere.tino@virgilio.it e avranno luogo per un gruppo minimo di 5 persone ad un massimo di 20 con ingresso gratuito.
Pierangelo Cauda