CHIERI: SORPRESE DI ARTE E DI STORIA. Duomo. Cappella del Crocifisso. Gli affreschi delle volte (1)
A causa della sua altezza, e soprattutto perché l’illuminazione non era delle migliori, fino a poco tempo addietro pochi, anche tra i suoi frequentatori più assidui, sarebbero stati in grado di descrivere gli affreschi delle volte della cappella del Crocifisso (quella a destra del presbiterio). Eppure sono probabile opera di Giovanni Francesco Sacchetti, un pittore che i critici definiscono “… uno dei più grandi artisti operanti in Piemonte nella seconda metà del Seicento … una delle figure chiave della pittura del periodo … di levatura non solo piemontese; solitario nella sua grandezza rispetto al contesto artistico coevo” (F. Monetti – A. Cifani). Ma ora che l’illuminazione è più favorevole, è tutto più leggibile, a cominciare dalla affollatissima cupola (o meglio “calotta”) che sovrasta l’altare (fig. 1). Sacchetti vi ha rappresentato “L’esaltazione della Santa Croce”, culmine dell’intera decorazione della cappella, tutta improntata alla passione e morte di Cristo. Al centro c’è il Papa che, su un carro trionfale trainato dai simboli dei quattro Evangelisti ( l’aquila di San Giovanni, il leone di San Marco, il bue di San Matteo e l’angelo di San Luca), presenta al mondo la Croce di Cristo. Attorno è tutto un volteggiare di Angeli. Nel registro inferiore spicca lo stemma della famiglia Balbo Bertone, titolare della cappella. A destra di esso compaiono San Michele Arcangelo, che con la spada fiammeggiante sguainata allontana Lucifero e i suoi seguaci, e un gruppo di Sante (nel quale si riconoscono Santa Barbara, Santa Agata e Santa Cecilia). A sinistra dello stemma, le tre Virtù Cardinali (la Fede che regge il calice e l’Ostia, la Speranza in atteggiamento orante, la Carità circondata da fanciulli) sono seguite da un gruppo di Angeli musicanti.
Antonio Mignozzetti
(Continua)