Cambiano. Al Teatro Comunale la commedia “Terzetto”

Federico Scarpino, Daniela De Pellegrin, Aldo Nano

Sabato 3 febbraio alle ore 21 si alza il sipario del Teatro Comunale di Cambiano per accogliere la commedia “Terzetto” liberamente tratta da “Terzetto Spezzato” di Italo Svevo e da alcune delle opere principali dell’autore triestino.   Nato come atto unico nel 1927, “Terzetto” porta in scena alcune tra le sue tematiche più salienti di Svevo, quelle che ne sottolineano proprio la sua cifra stilistica: l’autostima, l’inettitudine, il tradimento, il mal di vivere e la morte.   Per preparare il pubblico alla visione di questa commedia, credo sia interessante consentire alla regista Rossana Dassetto Daidone raccontarci una breve introduzione.“Quando lessi per la prima volta “Terzetto Spezzato”, mi colpì immediatamente il taglio tragicomico dei personaggi, così ingabbiati in quel triangolo forzato, dove emergono la solitudine, l’incomunicabilità e le mille profonde contraddizioni della società dell’epoca.   Per questo, nel portarli in scena, ho voluto che Giulia, Alfredo e Guido – al secolo Daniela De Pellegrin, Federico Scarpino e Aldo Nano – potessero in qualche modo raccontarsi al pubblico prima di entrare in azione e potessero liberarsi dal peso di quella coscienza pulsante che li ha trattenuti nel loro vivere quotidiano. Infatti, nei momenti che precedono il loro ingresso in scena, cercheranno un motivo di espiazione, raccontandosi, prima di trasformarsi in tre marionette. Si ride con “Terzetto” ma, alla fin fine, è una risata amara”.

Una commedia del Novecento messa in scena dalla Compagnia in Palcoscenico che debutterà al Teatro Comunale di Cambiano, Via Lame 4; ingresso 10 euro, ridotto 7 euro; per prenotazioni: info@teatrocambiano.com oppure 011.247.63.88.

E per finire, ecco la trama della commedia “Terzetto”   Giulia, una donna annoiata e irrisolta, da anni è sposata con Alfredo, un ricco e superficiale uomo d’affari ed è anche amante di Guido, uno scrittore narcisista dalle velleità artistiche, da tempo amico di suo marito.   Un giorno l’equilibrio di questo classico triangolo amoroso si spezza, poiché Giulia muore improvvisamente in un incidente d’auto. Trascorso qualche mese Alfredo, dopo aver letto un libro sulla possibilità di evocare i morti dall’aldilà, chiede aiuto all’amico Guido per organizzare una seduta spiritica: vuole parlare con la moglie defunta.   Con la leggerezza tipica della pochade e la sottile ironia del paradosso, il Marito e l’Amante si ritroveranno così, faccia a faccia, ad evocare entrambi la stessa donna, ma equivocandone le qualità.   Alfredo, infatti, non sapendo nulla di Guido e Giulia, porterà il pubblico ad essere testimone di un divertito confronto fatto di dialoghi incalzanti, fraintendimenti e molte allusioni.   Quando il fantasma di Giulia si presenterà davanti ai loro occhi, finalmente si sveleranno tutte le subdole meschinità nascoste dietro a quella tanto desiderata evocazione.

Luciano Gozzarino