Il Gruppo Imprese Chieresi incontra Regione e sindaci per parlare di logistica, mobilità e infrastrutture sul territorio

Al centro del confronto il nuovo svincolo A21 di Masio a Poirino, un collegamento a est con l’A4 e il potenziamento del trasporto pubblico locale, per unire nodi logistici e aree produttive

 

Kafaie parla al tavolo regionale

Kafaie con l’assessore regionale Gabusi

Il Gruppo Imprese Chieresi – GIC ha promosso un incontro con la Regione Piemonte -rappresentata dagli assessori Andrea Tronzano (attività produttive) e Marco Gabusi (infrastrutture e trasporti)-  e con diversi Amministratori locali per avviare un confronto a livello istituzionale sulle necessità delle realtà imprenditoriali del territorio e sulle possibili soluzioni, a partire da quelle infrastrutturali. Il “tavolo” era stato sollecitato nel 2023 dal GIC, che ha richiesto la partecipazione dei sindaci dei Comuni del Chierese.

L’incontro si è tenuto lo scorso venerdì 2 febbraio nel Palazzo della Regione, a Torino; oltre agli assessori regionali erano presenti il sindaco di Chieri e consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero, la sindaca di Poirino Angelita Mollo, il sindaco di Riva presso Chieri Lodovico Gilio, il sindaco di Trofarello Stefano Napolitano e il sindaco di Santena Roberto Ghio. Il GIC è stato rappresentato dal presidente Dario Kafaie e da diversi associati ed esponenti del proprio Direttivo: Agostino Sanguedolce, Beatrice Gandini, Luca Gandini, Mara Garra e Zaverio Lazzero.

I lavori si sono aperti con un’analisi da parte di Kafaie sulla situazione logistica e del trasporto pubblico locale nel Chierese. «Ci domandiamo come possa un territorio “auto-centrico” stare al passo con la mobilità green e come possa crescere un sistema produttivo in un territorio privo di infrastrutture -è andato al punto il presidente del Gruppo Imprese Chieresi- Come si può trattenere il personale sul territorio, se questo se parte svantaggiato dal punto di vista logistico e i pendolari devono potersi permettere le spese legate al trasporto privato per andare a lavorare? In generale, il Chierese è oggi in grado di attirare investimenti produttivi?».

Il dibattito tecnico ha quindi affrontato diversi temi -a partire da un TPL non organizzato e disfunzionale rispetto al pendolarismo e alla continuità territoriale- con alcune proposte concrete già avanzate dal GIC: la creazione di un’uscita dell’A21 a Masio per alleggerire l’uscita di Santena della Tangenziale di Torino, il potenziamento del trasporto pubblico e la necessità di investimenti infrastrutturali lungimiranti.

I singoli aspetti sono stati approfonditi in modo analitico, mettendo in luce quattro obiettivi strategici ritenuti “indispensabili” dagli imprenditori per il futuro dell’intera area:

  • a breve termine, la realizzazione dello svincolo di Masio, che sarebbe in grado di alleggerire di circa 1.000 mezzi pesanti al giorno le strade Santena-Chieri (SP122), Riva di Chieri-Chieri (SP10) e Santena-Poirino (SR29) in direzione delle zone industriali, aumentando sicurezza stradale e produttività e diminuendo l’inquinamento;
  • nel medio periodo, il potenziamento della linea ferroviaria SFM1, con il secondo binario nella tratta Chieri-Trofarello e il ripristino del secondo binario di Volpiano per risolvere i problemi di ritardi e sovraffollamenti, studiando anche la possibilità di collegare i nodi logistici con le aree industriali;
  • a lungo termine, la realizzazione di un collegamento a est, mettendo in sicurezza la SP122 e garantendo un collegamento con la A4 con il più basso impatto ambientale possibile, e la possibile realizzazione della Metro 3, linea in grado di collegare le stazioni torinesi Bengasi e Pescarito passando da Chieri e nel Chierese.

«Un incontro utile -commentano gli assessori Tronzano e Gabusi- su temi conosciuti e su cui era importante confrontarsi con gli amministratori locali e con il sistema imprenditoriale al fine di lavorare su proposte concrete e realizzabili».

I rappresentanti dei Comuni presenti -dichiarando di condividere quanto emerso dall’analisi di Kafaie- hanno confermato la disponibilità delle varie Amministrazioni coinvolte a collaborare con Regione e GIC, a partire dal supporto nelle fasi di analisi e studio.

«L’incontro è stato positivo, in quanto ci ha innanzitutto permesso di esporre in modo puntuale la situazione attuale, in cui nostro territorio si trova in una situazione di oggettivo svantaggio competitivo, nonché le necessità e le principali proposte di sviluppo da parte delle imprese -commenta Kafaie al termine- Abbiamo raggiunto un primo obiettivo importante: quello di avere una visione condivisa, a più livelli amministrativi, sui problemi e su come risolverli, ottenendo un’attenzione partecipata. Ci auguriamo di proseguire questo percorso condiviso per costruire un fronte comune “amministrazioni-sistema produttivo”, che permetta di ricevere risposte concrete. Allo stesso modo auspichiamo che questa modalità, che vede il Chierese “fare sistema” sui temi strategici, utili allo sviluppo del nostro territorio diventi normalità».

Il GIC – Gruppo Imprese Chieresi è un’associazione che raggruppa le realtà industriali produttive del territorio chierese, che comprende 36 Comuni nel Sistema Locale del Lavoro (SLL 101 ISTAT), con 136.000 residenti.L’area include numerose aree industriali che, attraverso le loro imprese, occupano 39.000 persone: le principali sono Chieri – Zona Fontaneto, Riva di Chieri, Villanova d’Asti, Poirino – Masio, Andezeno, Santena e Trofarello.