CHIERI. SORPRESE DI ARTE E DI STORIA. Un “Angelo musicante” tutto particolare
In molte chiese gli Angeli vengono rappresentati nel gesto di suonare vari strumenti musicali. Gli “Angeli musicanti” di Melozzo da Forlì nella chiesa dei Santi Apostoli di Roma ne sono uno degli esempi più famosi. A Chieri di Angeli musicanti è particolarmente affollata la chiesa di San Giorgio. Fra gli strumenti suonati prevalgono quelli a corda (liuti, violini, viole) o quelli a fiato dai timbri più tenui (i flauti) perché il loro suono delicato è particolarmente adatto a dare il senso delle armonie che si immagina regnino nelle sfere celesti. Ma talvolta, in contesti di particolare solennità, compare l’organo “portativo”, e laddove le scene si fanno drammatiche, come nella terribile rappresentazione del Giudizio Universale di Michelangelo, fanno la loro comparsa lunghissime e fragorose trombe brandite da Angeli dal volto severo. Il Duomo di Chieri anche in questo riserva una sorpresa più unica che rara. Nel coro ligneo quattrocentesco, situato dietro l’altar maggiore, compaiono vari Angeli intenti a suonare flauti, tromboni dalle fogge più strane e l’immancabile organo “portativo”. Ma uno di essi (e qui sta la sorpresa) suona uno strumento tutto particolare, che era raro anche nel Quattrocento, epoca nella quale fu scolpito il coro, ma che oggi è quasi introvabile. Parliamo della ghironda: uno strumento in uso nella musica popolare delle regioni occitane a cavallo delle Alpi occidentali e oggi usato esclusivamente da cultori di musica antica. Potremmo sbagliarci, ma non ci risulta che in qualche altra chiesa o in qualche museo o pinacoteca esista un altro Angelo che suona la ghironda. (Questa singolarità viene messa in risalto anche nel foglio di Febbraio del calendario 2024 del Santuario dell’Annunziata).