Chieri e il Fine Vita. Ordine del Giorno che chiede al Consiglio regionale di votare il testo sul suicidio medicalmente assistito
La Città di Chieri ritiene opportuno che anche nella Regione Piemonte sia approvata il prima possibile una disciplina legislativa che garantisca tempi e procedure certe alle persone gravemente malate a cui la sentenza n.242/2019 ha riconosciuto il diritto di accedere alle procedure di suicidio medicalmente assistito e per questo chiede al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e ai Capigruppo di calendarizzare, prima della convocazione dei comizi elettorali prevista per le elezioni amministrative di giugno, la trattazione e la votazione in Aula della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n.242/2019”: è quanto previsto nell’Ordine del giorno, le cui prime firmatarie sono le consigliere comunali Clara BRAMARDI (Sicchiero per Chieri Si), Manuela OLIA (Partito democratico) e Mariella TAGLIAVIA (Chieri Ecosolidale), approvato dal Consiglio comunale di Chieri con 17 voti favorevoli.
«Nel 2019 la Corte Costituzionale con la sentenza n.242 ha individuato le condizioni in presenza delle quali a ogni malato è riconosciuto il diritto di accedere alla morte medicalmente assistita, attraverso la somministrazione di un farmaco-commentano i consiglieri Adriano Stradiotto (Pd) e Mariella Tagliavia (Chieri EcoSolidale)-Nonostante la Corte abbia più volte invitato il Parlamento a legiferare in materia di fine vita, in modo tale da garantire una procedura univoca su tutto il territorio nazionale, si è creato un vuoto normativo. In attesa della legge statale, l’associazione Luca Coscioni ha avviato una campagna nazionale per l’approvazione di leggi regionali che definiscano procedure e tempi certi. Il 28 agosto del 2023 è stata presentata in Consiglio regionale del Piemonte una proposta di legge di iniziativa popolare LIBERI SUBITO “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n.242/2019”, che ha raccolto più di 8000 firme. Questa pdl non introduce un diritto ex novo e nemmeno lo amplifica, ma stabilisce il metodo e il regolamento con cui una persona può richiedere il fine vita. Riteniamo che sia importante rispettare la volontà dei cittadini che sono arrivati a presentare questa proposta di legge e per questo chiediamo che venga discussa e votata al più presto, prima della fine di questa legislatura regionale».