Duc di Chivasso. Nelle suole il primo Laboratorio di educazione ai consumi
Il Duc di Chivasso porta il commercio nelle scuole. Al via il primo Laboratorio di educazione ai consumi.
Si concluderà nel mese il marzo il progetto formativo voluto da Comune di Chivasso e Ascom Confcommercio e rivolto agli studenti dell’Istituto Superiore Europa Unita di Chivasso. Il percorso di formazione e coinvolgimento sui temi dell’educazione ai consumi, sviluppato nell’ambito dei progetti messi in campo dal Distretto Urbano del Commercio per sostenere l’economia di prossimità, è realizzato da Labins, cooperativa sociale di Compagnia di San Paolo,
Le finalità del percorso sono quelle di sviluppare la comprensione circa la rilevanza e la circolarità dei comportamenti del consumatore (soprattutto giovane, ma non solo) rispetto al contesto economico, culturale e sociale del suo territorio, sottolineando come i consumi individuali abbiano effetti visibili sull’intera collettività.
Grazie ad un percorso di confronto costruttivo tra i giovani studenti coinvolti e i membri della comunità rappresentanti di diverse generazioni, ruoli sociali e professioni, si avvierà una riflessione sul riconoscimento della cura del commercio come servizio per il bene comune di tutta la comunità.
Si tratta del primo laboratorio che porta i giovani delle scuole a riflettere sul ruolo e sull’importanza che il commercio riveste nelle nostre comunità. L’iniziativa del DUC di Chivasso che intende favorire la comprensione e attenzione al commercio di prossimità per diffondere una nuova cultura dei consumi utile a creare società inclusive, solidali e resilienti fa parte delle progettualità finanziate grazie all’aggiudicazione dei fondi stanziati tramite bando dalla Regione Piemonte.
“In una società in continuo mutamento e con scenari economici di difficile interpretazione – ha affermato il sindaco Claudio Castello – sensibilizzare ad un consumo critico è una corretta azione di crescita per tutti noi, a partire dai più giovani che più sono propensi ad adattarsi al cambiamento e meglio interpretano la necessità di un mercato meno disumanizzante. Se si vuole vivere in modo sostenibile, non si può evitare di esaminare il proprio comportamento di consumo e di acquisto. Consumare consapevolmente significa soprattutto comprare in modo più selettivo e tenere d’occhio le condizioni ecologiche e sociali di produzione dei prodotti, imparando a sostenere i principi del risparmio, riuso e riciclo”.
“Ringrazio i professionisti e gli Uffici che hanno seguito con competenza e dedizione questa attività – ha commentato l’assessora al Commercio Chiara Casalino -, ma soprattutto ringrazio gli studenti che hanno messo in gioco il loro interesse e le loro energie su un tema importante come il consumo consapevole. I nostri stili di vita, le nostre scelte, i nostri comportamenti anche di acquisto hanno un impatto economico, sociale e culturale sul territorio. In questo senso, il laboratorio sul consumo consapevole è una esperienza ricca di stimoli per la comunità del Distretto Urbano del commercio di Chivasso”.
“Sempre più giovani – ha spiegato la Presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa- effettuano principalmente acquisti on line o si ritrovano nei Centri Commerciali per passare il proprio tempo libero. Con questo percorso vogliamo provare a far riflettere i nostri ragazzi sull’impatto che le scelte di acquisto e consumo quotidiane possono avere sulla vitalità delle nostre città e su come, la collaborazione tra Amministrazione, Scuola, Imprese e Cittadini possa contribuire a creare comunità più unite.”
“Ho apprezzato moltissimo l’attenzione dei ragazzi che abbiamo incontrato nell’Istituto Europa Unita, ed il loro interesse per il mondo delle nostre imprese – ha detto il presidente di Ascom Chivasso Carlo Nicosia -. Siamo consapevoli dei cambiamenti delle abitudini d’acquisto soprattutto per le giovani generazioni ma sono certo che, ascoltandoci reciprocamente, riusciremo a dare sempre più vivacità ed attrattività alle vie ed alle piazze della nostra città.”