NELLA BIBLIOTECA DI NIZZA MONFERRATO ARRIVA LA STORIA DEL PRINCIPE E DELL’AVIATORE
La storia del principe e dell’aviatore, liberamente Ispirato a “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery con Fabio Fassio e Elena Romano, con la regia di Andrea Borini, oggetti ed elementi scenici di Alice Delorenzi e pupazzi del Teatro del corvo, approda sabato 9 marzo alle 17 in biblioteca a Nizza Monferrato. Il pilota e il Principino, entrambi “vagabondi dei cieli”, ci sorridono e sembrano invitarci a superare ogni barriera, ogni limite e a volare liberi verso l’essenziale. “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Questa famosa frase rappresenta la bussola segreta che guidava lo scrittore e pilota francese, autore di racconti e romanzi, ma soprattutto de Il Piccolo Principe: una figura letteraria che è penetrata tanto profondamente nella coscienza contemporanea da parlare ancor oggi al cuore di molti di noi.Questo spettacolo racconta gli eventi più significativi della sua esperienza di vita, così avventurosa e intensa, votata al sacrificio di sé, sulle tracce di un ideale eroico e di una visione di fratellanza universale tra gli uomini. C’è la guerra, bisogna andare a scrutare i cieli, il pericolo incombe sulla piccola tenda nel deserto dove Antoine vive con sua moglie. Lo spettacolo immagina che lo stesso scrittore, aviatore durante la seconda guerra mondiale, racconti con la moglie la storia del suo straordinario incontro con quello strano e fantastico personaggio che si anima tra le mani dei due attori nella forma di un pupazzo. La tematica di fondo è quella della differenza tra il mondo degli adulti, che troppo spesso si dimenticano di essere stati bambini, e i bambini stessi, che sono in grado di guardare il mondo con sguardo disincantato. A questo tema si aggiunge quello dell’amore e del rapporto di coppia e la capacità di vedere il mondo con gli occhi innocenti dell’infanzia. È un testo ad alto valore educativo che ci ricorda come sia importante creare legami umani, affettivi e mantenerli vivi ed integri. Sono i legami che rendono unico ciò che esiste in tante coppie e l’aviatore e la moglie giocano tra loro nel raccontare la storia, evidenziando il loro rapporto di complicità e di amore. L’azione scenica si svolge all’inizio degli Anni 40 del secolo scorso, negli istanti precedenti la partenza di Saint Exupery (l’Aviatore) per il suo ultimo volo di ricognizione, dal quale non ritornerà più, sparendo con il suo velivolo, lasciando in eredità ai posteri la sua opera più famosa ed immortale. I due attori in scena diventano i personaggi del racconto dello scrittore, animando il pupazzo del Piccolo Principe e trasformandosi attraverso vari oggetti di scena che lo spettatore vede via via nascere in nuovi personaggi. È risaputo come alcuni incontri possano se non cambiare la vita, per lo meno incarnarne una svolta: se è così per gli adulti, ragion di più può esserlo per i bambini. E’ proprio questa la lezione che si coglie assistendo a “La storia del principe e dell’aviatore”, lo spettacolo del Teatro degli Acerbi, di cui Fabio Fassio ed Elena Romano sono bravi ed applauditi interpreti.
Alessandra Gallo