Due piemontesi sul podio di Divina Colomba 2024: primo un pinerolese, terzo un santenese

Il pinerolese Davide Muro e il santenese Sergio Scovazzo si sono aggiudicatirispettivamente il primo e terzo posto nella classifica “Miglior Colomba Salata” di Divina Colomba 2024

 

Il pinerolese Davide Muro e il santenese Sergio Scovazzo si sono aggiudicatirispettivamente il primo e terzo posto nella classifica “Miglior Colomba Salata” di Divina Colomba 2024, concorso organizzato da Goloasi che ogni anno premia le migliori colombe artigianali italiane.Ormai giunto alla sesta edizione, quest’anno il contest ha visto la partecipazione di 200 artigiani con più di 300 lievitati. Quaranta di questi ultimi sono stati selezionati per la fase finale: venti candidati al podio di “Miglior Colomba Tradizionale”, quindici per la “Miglior Colomba al Cioccolato” e cinque per la “Miglior Colomba Salata”.In occasione della finale svoltasi lunedì 4 marzo presso l’Hotel Parco dei Principi di Bari, le quaranta colombe sono state degustate dalla giuria tecnica formata da Claudio Gatti, Maurizio Cossu, Daniele Scarpa, Alessandro Bertuzzi, Claudio Colombo e Paolo Caridi. Ad aggiudicarsi la prima posizione per la categoria Miglior Colomba Salata è stato Davide Muro dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo. “Negli anni ho sempre voluto mantenere uno stretto legame con gli ingredienti della tradizione –chiarisce Davide Muro – Ho cercato di trovare qualcosa che sul territorio nazionale non fosse ancora stato proposto”. Preceduto dal leccese Stefano Bianco, il maestro lievitista Sergio Scovazzo di Grano – Fornai in Fermento di Santena si è aggiudicato la terza posizione.“Sono molto soddisfatto del risultato e del lievitato che ho presentato in gara perché nonostante nonavesse dei gusti rivoluzionari, aveva carattere, gusto e persistenza decisi e allo stesso tempo equilibrati” – commenta Sergio Scovazzo – “Come abbiamo dimostrato in passato, la vittoria è alla nostra portata e questo è un motivo per alzare ancora l’asticella e gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

Luigi Marsero